Ogni giorno nascono siti web o applicazioni in grado di contrastare l’inaccessibilità. Tra i tanti c’è anche Wheelmate, servizio online che non mappa solo i parcheggi riservati, ma anche i servizi igienici agibili a tutti.
Negli ultimi tempi, il tema dell’accessibilità è sulla bocca di tutti, in un modo o nell’altro. Lo abbiamo visto, l’indignazione per un diritto negato crea una catena così forte che, se un incivile occupa un parcheggio riservato alle persone con disabilità, fa notizia. Dunque, nel bene o nel male, purché se ne parli. Ed è giusto parlarne, purché lo facciamo esprimendo considerazioni a tutto tondo, che non guardino solo la superficie di un problema, ma ne indaghino le profonde ramificazioni.
Tutto ciò fa emergere un concetto quanto mai semplice: anche le persone con disabilità vivono la propria quotidianità al di fuori delle proprie mura domestiche, vanno negli uffici a lavorare, si godono una pizza al ristorante, amano guardare un film il sabato sera. Non c’è nulla di male a dirlo, anche se per molti può sembrare una scoperta migliore dell’acqua calda. Però ce ne accorgiamo, soprattutto con i posteggi auto riservati, che da una parte continuano a essere ingiustamente “vandalizzati”, dall’altra creano un opinione così fugace che il giorno dopo ce ne siamo completamente dimenticati.
Perché, la vita di una persona con disabilità è fatta di bisogni importanti, come quella di tutti, che non riguardano solo il parcheggio riservato, ma anche un bagno accessibile. Molto spesso, dalle grande metropoli alle piccole città, capita di trovare servizi igienici non idonei a rispondere alle diverse esigenze degli utenti con disabilità: in uno non ci sono gli strumenti adatti per permettere alla persona di passare dalla carrozzina alla toilette; un altro non è a norma di legge; e un altro ancora presenta un ambiente così stretto che solo varcare la porta è impossibile. Il risultato? La persona è costretta a “tenersela” fino a che non torna a casa. E possono passare molte ore prima che ciò accada.
A tutti gli effetti, si tratta di una sofferenza del proprio intimo, in quanto un individuo non riesce a godersi un momento di lavoro o di svago senza pensare all’incombenza del bagno non accessibile. Perché, diciamolo, già di per sé è difficile trovare bagni pubblici puliti e conformi, figurarsi poi accessibili.
Per fortuna, c’è una soluzione. Si chiama Wheelmate, è un sito e un’applicazione per smartphone in grado di mappare bagni e parcheggi pubblici agibili. In pratica, se vuoi uscire di casa e andare in una certa zona della tua città, grazie a una mappa virtuale puoi già renderti conto di com’è l’accessibilità da quelle parti. Il funzionamento è molto semplice. Basta andare su www.wheelmate.com/it/ o scaricare l’applicazione gratuita – sia per Apple che per Android -, e digitare il nome del paese, della città o della via che ti interessa nel campo di ricerca. La cartina identificherà quali sono i bagni e parcheggi praticabili all’utente e dove si trovano.
Oltre a pianificare le proprie attività, Wheelmate permette all’utente di creare nuove segnalazioni: grazie al tasto “Aggiungi nuova ubicazione”, è possibile infatti segnalare nuovi spazi in cui l’accessibilità viene rispettata o meno. Come per diversi sistemi informatici, anche questo permette quindi la creazione di una rete solidale volta ad aiutare non solo noi stessi, ma anche il prossimo.
L’idea è senza ombra di dubbio stimolante e utile. Ciononostante, ci riserviamo l’ardire di una conclusione finale. Ogni giorno, escono applicazioni o siti web simili che permettono di segnalare agli utenti aree in cui l’accessibilità non viene rispettata. Sarebbe però ancora più tangibile e adeguato creare una funzionalità in grado di avvertire gli organi competenti in merito, così da contrastare con forte veemenza una becera cultura che, ancora oggi, è alla base della nostra società “civilizzata”.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante