Il documentario radiofonico Tutto normale. Un altro sguardo sulla disabilità, offre all’ascoltatore una panoramica sincera sulla vita delle persone disabili
Lo scorso dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, Rai Radio 3 ha trasmesso Tutto normale. Un altro sguardo sulla disabilità, un documentario radiofonico in tre parti, che racconta le vite di altrettanti protagonisti: Giampiero Griffo, attivista di lungo corso, oggi membro di Disabled People International; Ketty, per cui la musica è passione e lavoro; Daniele, che racconta il suo percorso verso l’autonomia. In più, sono state raccolte le testimonianze di Marco Pelliccioni, fisioterapista della UILDM LAZIO onlus, che lavora da una vita per e con le persone disabili.
Autrice del documentario è Enrichetta Alimena, ventinovenne calabrese che ha passato molti anni a Roma per studio e lavoro. Da sempre impegnata sui temi della disabilità – condizione che vive in prima persona -, ha partecipato a diversi scambi internazionali e portato avanti progetti sul tema dell’accessibilità. Nella sua tesi di laurea in Scienze Storiche, analizza il movimento delle persone con disabilità motorie negli anni Settanta.
Come nasce l’idea di un radio documentario sulla disabilità?
“Dalla volontà di unire la passione per la radio, che ho coltivato anche grazie a Radio FinestrAperta, e l’interesse per questo tema, che mi riguarda anche personalmente. L’idea si è fatta più concreta quando ho iniziato a collaborare con Rai Radio 3. Durante lo stage, ho proposto il progetto alla redazione: l’idea era quella di raccontare la disabilità in un modo diverso, dando voce a chi la viveva tutti i giorni, farlo quindi senza ‘eccezionalissimi’ o ‘pietismi’. Mi incuriosiva farlo attraverso un mezzo, quello del radio documentario, non usuale, ma conoscendo il programma e il mezzo radiofonico, sapevo che il risultato poteva essere interessante”.
A proposito del titolo: perché “Tutto normale“?
“Il titolo nasce proprio dall’idea di far emergere la normalità della disabilità e soprattutto delle vite delle persone che ne hanno una. Quelle che, invece, non sono normali, come emerge dal radio documentario, sono le difficoltà che ancora oggi ci sono in termini di barriere architettoniche e culturali”.
Che quadro emerge dal tuo lavoro?
“Quello di persone normali che fanno tutto ciò che è loro possibile, per raggiungere degli obiettivi, nonostante gli ostacoli, oggi inaccettabili, che si trovano davanti. Le persone intervistate, sono persone con disabilità che ho conosciuto durante il mio soggiorno a Roma. Il filo conduttore del radio documentario, in tutte e tre le puntate, è proprio quello della ricerca di una maggiore autonomia, attraverso la riabilitazione, il lavoro e gli scambi internazionali. Il tema dell’autonomia e della Vita Indipendente mi sta molto a cuore ed è quello sul quale si dovrebbe investire sempre di più”.
Sul sito Rai Play Radio è possibile ascoltare il podcast in tre parti di Tutto normale. Un altro sguardo sulla disabilità.