Francesca Arcadu, organizzatrice e relatrice, ci spiega le motivazioni e il significato dell’incontro
Il 25 novembre si terrà il webinar “Attraverso la violenza. Possibili percorsi per non rimanere fermi nel trauma. Dati e pratiche per contrastare la violenza sulle donne con disabilità”, organizzato dal Gruppo Donne UILDM. Ne parliamo con Francesca Arccadu, membro del suddetto Gruppo, nonché relatrice dell’evento.
L’obiettivo del webinar è far sì che le parole utilizzate non siano un’altra barriera da dover sconfiggere. Come mai avete ritenuto opportuno affrontare il tema della violenza da questo punto di vista?
“Abbiamo notato che quando si parla di violenza sulle donne, raramente si affronta il tema della violenza sulle donne con disabilità, con questo nostro incontro vogliamo integrare i due discorsi, quindi uscire dal ‘mondo della disabilità’, per contribuire alla lotta contro la violenza, che vede come sue vittime tutte le donne”.
Questa conferenza online rientra tra quei progetti ed eventi che fanno parte del percorso E.RE. promosso dalla UILDM. Ce ne puoi parlare?
“Il percorso E.RE. – Esistenze Resilienti, è un progetto dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, avente lo scopo di rendere le persone con disabilità più consce dei loro diritti e delle loro possibilità. Questo perché rendere consapevoli le persone significa realizzarne l’empowerment e quindi renderle più autonome e indipendenti nella gestione loro vita”.
Le donne con disabilità soffrono di una discriminazione multipla. Sappiamo bene quale sia il legame tra gli stereotipi riguardanti la disabilità e la discriminazione. Sicuramente, senza quest’ultima, non ci sarebbe violenza ma ci puoi spiegare in modo diretto qual è, invece, il legame tra gli abusi fisici, psicologici sulle donne con disabilità e gli stigmi che le colpiscono in ragione della loro condizione?
“Questa è la domanda giusta perché questa è la questione principale. Gli stereotipi sulle donne con disabilità sono alla base della violenza. Quando si parla di donne con disabilità si passa da quasi invisibilità della donna, descritta come un soggetto passivo, un angelo, anche sessualmente, a una iper esagerazione degli atteggiamenti. Purtroppo, come dimostrano anche certe ‘chiacchiere da bar’ sulla questione, tenute, ultimamente, da personaggi molto famosi nel nostro Paese, in podcast o post vari, il lavoro per sradicare questi preconcetti che causano dolore, violenza, discriminazione e ostacolano il godimento di una vita sicura e dignitosa per molte persone con disabilità, è ancora lungo”.
Tra i dati sulla violenza di genere che hai esaminato, quale ti ha colpito di piu?
“I dati che più mi hanno colpito di più sono due: in primis che le donne con disabilità vittime, non si rendessero conto che le azioni e i comportamenti che subivano costituissero violenza. Una difficoltà a riconoscere gli abusi, di cui si è vittima, in quanto tali. Il secondo dato che mi è rimasto più impresso è la difficoltà che hanno le donne con disabilità a denunciare ciò di cui sono vittime”.
Tra i vari relatori dell’evento c’è anche una collaboratrice del Servizio Antiviolenza Disabili Il Fior di Loto. Come mai?
“Perché il servizio antiviolenza disabili Il Fior di Loto è una realtà particolare che ci sembrava più che giusto venisse rappresentata in questo nostro webinar; sono pochi i servizi o i centri antiviolenza che sono preparati ad assistere le donne con disabilità.
Un evento che porterà sia alla società, sia alle donne con disabilità una maggiore conoscenza sulla violenza di cui queste e le donne in generale sono vittime.
“Esattamente. Questo è uno dei molti eventi e progetti che il Gruppo Donne UILDM ha in cantiere. Man mano li renderemo noti. Intanto seguite questo importante incontro di venerdì 25 novembre (che non a caso è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne) perché solo grazie alla conoscenza sulla realtà, essa si può cambiare in meglio”.
Per iscriversi al webinar che avrà luogo alle 17.00, utilizzare il seguente link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_HBOb-h-eSZy0VaiCpjkYwA
(Elisa Marino)