Il 16 settembre 2015 si è svolta a Roma nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri un incontro organizzato dalla Federazione Italiana Superamento dell’Handicap (Fish) dal titolo “Il nuovo paradigma della Convezione Onu per l’accesso ai diritti delle persone con disabilità (Informazione, accertamento e accesso a benefici, prestazioni e servizi)”.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di informare e nel contempo di riflettere sulle future azioni da intraprendere a livello istituzionale per porre rimedio alle numerose criticità che sono emerse durante gli studi. Il punto di partenza è stato il rispetto della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, una norma internazionale che, dopo la ratifica il 3 marzo del 2009, è Legge dello Stato Italiano che definisce il termine disabilità come “il risultato dell’iterazione tra persone con menomazioni con disabilità e barriere comportamentali e ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri” e quindi non più vista come malattia o disgrazia, bensì come una situazione che si viene a creare quando ci sono “barriere comportamentali e ambientali” che impediscono di vivere come gli altri e quindi non è più sufficiente “curare la menomazione, sia questa fisica o intellettiva” ma bisogna considerare la persona nel suo contesto ambientale che è fatto di case, scuole, uffici, fabbriche, strade, cinema e via dicendo.
Purtroppo le persone con disabilità sanno bene che nella vita di tutti i giorni, la discriminazione sarà sempre presente finché non impareremo a riconoscere i pregiudizi che determinano comportamenti e scelte politiche e sociali discriminanti.
L’incontro si è posto l’obiettivo di costruire un processo di sintesi per trovare le soluzioni più adatte e sostenibili per la spesa pubblica ed evitare gli sprechi sotto forma, per esempio, di ridondanze burocratiche e proporle al Governo all’interno della Legge di stabilità di prossima emanazione, il tutto in concertazione con le categorie interessate perché lo slogan mondiale delle persone con disabilità è “Nulla su di noi senza di noi”.
Le sessioni di lavoro sono state tre, la prima incentrata sull’analisi dei dati, la seconda sull’analisi tecnica ed accademica della proposta, mentre la terza alla condivisione con le istituzioni delle proposte e delle strategie.
Per il programma completo e i materiali del convegno vi rimandiamo al sito della Fish.
Michele Adamo