Domenica 24 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale della Poliomielite, e anche la 35esima Venicemarathon & 10Km. I due eventi, svoltisi in contemporanea, hanno contribuito a raccogliere fondi a favore della campagna globale di vaccinazione e ad amplificare l’importanza dell’eradicazione di questa malattia, che ancora oggi colpisce paesi come l’Afghanistan e il Pakistan
Il proficuo sodalizio tra Venicemarathon e il Rotary Distretto 2060 inizia nel 2019 per sensibilizzare i più giovani e gli studenti attraverso le Alì Family Run, le quattro corse promozionali di carattere solidale, organizzate da Venicemarathon e dedicate al mondo della scuola e della famiglia, che sono iniziate lo scorso 2 ottobre da San Donà di Piave, e sono proseguite poi nei Comuni di Chioggia (9 ottobre), Dolo-Riviera del Brenta (16 ottobre) e Mestre – Parco San Giuliano (23 ottobre), scandendo così il percorso di avvicinamento alla 35esima Venicemarathon.
“Ci siamo impegnati molto – sottolinea Piero Rosa Salva, presidente della Venicemarathon – perché ci siamo resi conto, che Venicemarathon ha un posto nel cuore della gente e ha un significato che trascende la mera spettacolare gara agonistica, che da trentacinque anni viene svolta. Abbiamo sentito nei mesi scorsi un forte calore da parte della gente e dagli appassionati della corsa. Anche i nostri sponsor, seppure in difficoltà, ci hanno dato un messaggio di supporto. In particolare l’Amministrazione pubblica, la Regione, la Città Metropolitana, i Comuni che attraversiamo: Stra, Fiesso, Dolo, Mira e ovviamente il comune di Venezia. Ci siamo sentiti sostenuti in questa impresa organizzativa, che non era facile”.
“Quest’anno dobbiamo riconoscere che c’è stato un calo dei manifestanti – prosegue il presidente Salva, insignito dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano della “Stella d’Oro al Merito Sportivo”, la più alta onorificenza dello sport Italiano - e che riguarda tutte le grandi manifestazioni di massa sportive e non. Anche le grandi maratone in tutto il mondo, registrano pesanti cali di partecipazione. Gli stranieri avevano grosse difficoltà a venire a Venezia, come gli italiani hanno grosse difficoltà ad andare a correre alle manifestazioni all’estero. C’è stato indubbiamente un calo, però questo non è stato fatale, perché c’è stata la massa critica, così come il significato promozionale, economico, sportivo e sociale”.
Piero Rosa Salva, Moreno Pesce, Lores Miloni, Costantin Bogstan hanno fatto la 10 km con le stampelle, commuovendo la madrina, Giusy Versace, in 2 ore e 51 minuti.
“È stato un momento toccante – conclude emozionato Salva – e Venicemarathon è anche questo. Però, ricordo che Venicemarathon è soprattutto una gara internazionale e ha bisogno dei grandi protagonisti. E tutti i 3mila atleti sono stati bravissimi, così come i 5mila della 10 km. Inoltre, siamo lieti di aver battezzato due atleti italiani, che hanno esordito nella maratona e che potrebbero segnare una nuova pagina della maratona italiana”.
(Giuseppe Franchina)