Nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne proponiamo uno spot per riconoscere i primi sintomi della violenza domestica
UNA DATA DA RICORDARE. Oggi, 25 novembre 2016, ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne. E’ stata l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 1999, a indire e ufficializzare questa data a seguito della richiesta di un gruppo di donne attiviste che sentivano l’esigenza di portare davanti al mondo le loro ragioni e mettere in evidenza la drammaticità del fenomeno. La scelta particolare del 25 novembre è legata ad un fatto di cronaca, l’assassinio delle tre sorelle Mirabal, impegnate a contrastare il dittatore della Repubblica Dominicana Rafael Leónidas Trujillo nel 1960.
TANTI MODI PER COMBATTERE L’INDIFFERENZA. In tutto il mondo si celebra questa giornata con eventi, manifestazioni, campagne e conferenze. In Italia Non Una di Meno (la versione italiana del movimento Ni Una Menos, nato in Argentina per contrastare il dilagante fenomeno del femminicidio) organizza una grande manifestazione nazionale, che avrà luogo domani, 26 novembre, a Roma. L’inizio del corteo è previsto alle ore 14:00 a piazza Esedra e si concluderà a piazza San Giovanni. Anche il Gruppo Donne Uildm, da sempre impegnato nella difesa dei diritti delle donne con disabilità, ha voluto dedicare uno spazio al tema specifico delle violenza sulle donne disabili.
ATTENZIONE AI CARNEFICI. Molta attenzione – mai abbastanza – è rivolta alle donne, le vittime dei soprusi che, troppo spesso, vengono maltrattate, quando non addirittura uccise, dai propri compagni e familiari. Meno attenzione è rivolta ai carnefici, a quei mariti, fidanzati, compagni o ex compagni, che abusano delle donne con cui hanno avuto una relazione. E’ opportuno lavorare su questi uomini, comprendere i motivi del loro compartamento, prevenirlo prima che si manifesti e contrastarlo quando emerge. Questo è ciò che fanno due associazioni, Centro Uomini Maltrattanti e Relive, che concentrano i loro sforzi su quegli uomini violenti, per rieducarli a vivere in maniera sana le proprie relazioni.
UNO SPOT PENSATO DAGLI UOMINI. E’ proprio da questi “uomini maltrattanti” che hanno frequentato il centro di ascolto, che nasce l’idea dello spot che vi proponiamo. La scena presentata è un momento di vita quotidiana: un uomo, una donna e un bambino sono in auto, nel traffico. L’uomo è spazientito, sbraita, mentre la sua compagna tenta di calmarlo. Lui alza di scatto una mano e lei, spaventata, si ritrae, sotto lo sguardo impaurito e silenzioso del bambino, che osserva la scena dal sedile posteriore. Lo slogan recita:
Il seme della violenza è nei gesti quotidiani, impariamo a riconoscerla”.
Articolo di Manuel Tartaglia