È in arrivo una nuova rubrica, in cui viaggeremo tra le Sezioni UILDM per conoscere il loro approccio alle Vacanze e approfondire i benefici che se ne possono trarre
Ogni anno alcune Sezioni della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) organizzano soggiorni estivi. È un’occasione per tante persone con disabilità, socie dell’associazione, di vivere un periodo fuori dal proprio contesto famigliare, socializzare e divertirsi.
Il Pane e le Rose era la richiesta da parte dei lavoratori e delle femministe all’inizio del Novecento, di una società più giusta e più libera dove tutti i cittadini possono, liberandosi dalle catene dello sfruttamento e dalla discriminazione, essere più felici.
La nostra Costituzione in diversi articoli traduce in concreto quello slogan. Uno di questi è l’articolo 36:
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”.
In un tempo dove la quantità e qualità del lavoro poco riesce a garantire un’esistenza libera e dignitosa, sembra effimero soffermarsi sulla parte che riguarda ciò che sono le ferie annuali retribuite.
Ma il diritto al riposo, al dolce far niente, all’inattività, è tutt’altro che un diritto “borghese”.
Il periodo di vacanza o ferie può essere declinato come diritto all’ozio. L’ozio è stato in realtà decantato da intellettuali di ogni secolo: Seneca con il suo De Otio, Bertrand Russell con l’Elogio dell’Ozio; Hermann Hesse con L’Arte dell’ozio, fino ad arrivare al sociologo Domenico De Masi, che scrive dell’Ozio Creativo. Ma per i nostri nonni rimane “il padre di tutti i vizi”. Purtroppo i detti o proverbi non sono, come molti credono, la sintesi della saggezza popolare, in realtà spesso nascondono una morale conservatrice dello status quo nemmeno tanto velata.
L’ozio, se usato bene, invece potrebbe essere un’occasione per uscire da sé, dai ruoli standardizzati, dal tran tran lavorista, uno strumento per conoscersi meglio e ricomporre parti di noi.
Vacanza è come occasione per viaggiare, stare insieme, uscire fuori dal proprio ruolo quotidiano di figlio, lavoratore, disabile… E non avere nessun alibi che appalti a chicchessia la propria felicità. Vacanza come momento per prenderci la responsabilità della nostra vita. È un tempo per scegliere ciò che ci rende contenti e felici qui e ora. Un tempo che può essere “piccolo borghese” se è relegato a quelle poche settimane l’anno, o eroico se si scegliere di viverlo tutta la propria esistenza. “Una vita in vacanza” come massima espressione di libertà a cui dovremmo aspirare tutti, magari lavorando scegliendosi una vita che tutti i giorni ci permetta di fare ciò che si ama, seguendo le proprie passioni e non solo per “dovere”.
Per questo i soggiorni estivi, se pensati bene, portano con loro un potenziale incredibile e possono essere degli strumenti cardine anche per i percorsi di autonomia e Vita Indipendente. I soggiorni o le vacanze possono essere di gruppo, individuali e autogestiti, purché si metta al centro sempre la persona con i suoi tempi e le sue modalità. Vogliamo proporvi di fare nelle prossime settimane un viaggio tra le Sezioni della UILDM per comprendere meglio come utilizzano questo strumento, quali sono gli obiettivi che perseguono e che benefici ne traggono, sia con le persone, che come associazione. Siamo convinti di trovare storie interessanti che mettano a frutto questo Diritto Costituzionale al riposo, auspicando che sia solo l’inizio per rendere esigibili anche tutti gli altri diritti più di una volta dimenticati.
Chiunque volesse dare un contributo per raccontare la propria esperienza può contattarci ai nostri recapiti.
Articolo di Massimo Guitarrini