Riabilitazione e robotica: questo nuovo binomio si sta rivelando vincente per tanti pazienti neurolesi, che stanno traendo enormi giovamenti dall’uso delle macchine in campo riabilitativo
Tra i Centri riabilitativi che si stanno distinguendo nell’applicazione della robotica, va senz’altro citato l’Irccs Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, che utilizza la migliore tecnologia disponibile sul mercato per il trattamento dei propri pazienti. Ne parliamo con il Dirigente Neurologo, il Dottor Rocco Salvatore Calabrò.
Quando giunge la Neuroriabilitazione Robotica all’Irccs di Messina?
“Dal 2013 è iniziata l’avventura con la robotica. È stata davvero una scommessa: abbiamo iniziato con il Lokomat ed eravamo davvero pochi a crederci, ma in alcuni anni siamo riusciti a creare uno dei laboratori più all’avanguardia in Italia. In atto, il servizio di Neuroriabilitazione Robotica e Cognitiva Avanzata, da me diretto con orgoglio, offre ai pazienti la possibilità di effettuare riabilitazione neuromotoria e cognitiva con l’ausilio di device robotizzati e realtà virtuale per un recupero funzionale ottimale”.
Cos’è la riabilitazione robotica e come si coniuga alla riabilitazione convenzionale?
“La riabilitazione robotica utilizza dei device elettromedicali ‘intelligenti’, che consentono un controllo attivo del movimento, attraverso una riabilitazione intensa, ripetitiva, e orientata al recupero funzionale. I risultati di tale riabilitazione, specie quando associata alla terapia convenzionale (alla quale si integra e non si contrappone), sono incoraggianti, ma sono necessari ulteriori studi per definire protocolli e linee guida”.
Quali sono gli obiettivi?
“Fornire il massimo recupero possibile, nel minor tempo possibile, così da favorire un reinserimento sociale ottimale”.
Quali sono gli strumenti per la riabilitazione robotica?
“Il servizio di robotica è tra i più avanzati ed equipaggiati in Italia e dispone di esoscheletri per l’arto inferiore (Lokomat Nanos, Pro e Free-D, ed Ekso Bionic), robot per l’arto superiore (Armeo Power e Spring, Amadeo), tapis-roulant in assenza di gravità (Alter-Gravity), Ciclo-Fes e sistemi di realtà virtuale (Nirvana, e Caren, l’unico presente in Italia)”.
Per quale tipologia di pazienti è indicato questo tipo di servizio?
Per tutti i pazienti con lesione del sistema nervoso centrale (ictus, trauma cranico e midollare, sclerosi multipla, Parkinson, malattie neuromuscolari eccetera. Al servizio accedono i ricoverati in regime ordinario e di Dh, e i pazienti ambulatoriali, previa richiesta dello specialista”.
Il lavoro di equipe quanto è importante nella costruzione e realizzazione del progetto riabilitativo?
“Il team multidisciplinare è sicuramente il punto di forza del servizio. Del mio gruppo fanno parte neurologi, neurofisiologi, fisiatri, fisioterapisti, infermieri, psicologi e tecnici della riabilitazione psichiatrica e di neurofisiopatologia. La neuroriabilitazione è il punto naturale d’incontro di questo vasto panorama di professionisti con background culturale così diverso”.
Articolo di Désirée Latella