Buon compleanno UILDM: Marco Rasconi si racconta
Per narrare i sessant’anni dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, percorriamo la storia personale di uno dei “senatori” dell’associazione, l’attuale presidente nazionale Marco Rasconi, che ci racconta la sua vita con la Onlus fondata da Federico Milcovich. La sua è solo una delle tante storie di crescita e consapevolezza che tanti uomini e donne “accompagnati” dalla UILDM possono raccontare.
Marco Rasconi, classe ’79, laureato in Economia, è stato presidente della Sezione UILDM di Milano. Adesso, al secondo mandato da presidente nazionale della UILDM, torna indietro con la memoria Alla fortuita coincidenza che lo ha avvicinato all’associazione.
“Il mio ingresso in UILDM – ci racconta – è avvenuto quando ho cambiato casa. I miei vicini di pianerottolo erano due fratelli con la distrofia di Duchenne, Paolo e Stefano, di otto anni, che mi proposero di partecipare alle attività della Sezione di Milano”.
Ed ecco il giovane Marco iniziare le sue prime frequentazioni in sede. Le prime volte per lui si trattava semplicemente di una scusa per stare in compagnia, poi è arrivato il powerchair hockey, sport inclusivo importato nel nostro paese proprio attraverso la UILDM (in particolare grazie a Luigi “Puccio” Maccione, della Sezione Laziale).
“Poi sono passato a frequentare la Sezione in estate per dare una mano ad organizzare le attività del tempo libero”.
In breve tempo gli incarichi cambiano e arrivano le deleghe al Servizio Civile e allo sport, dopodiché Rasconi diventa prima presidente di Sezione e infine presidente nazionale”.
Un percorso importante, tante soddisfazioni e diverse conferme che la strada intrapresa è quella giusta, come la rielezione a presidente nazionale.
“Questo secondo mandato è stato molto difficile – ammette il Presidente – a causa del COVID, ma è stato un onore traghettare l’associazione nel sessantesimo anno dalla sua fondazione. È stata una fortuna per me poter raccontare quanto abbiamo fatto nonostante le difficoltà. Abbiamo trovato nuovi strumenti per comunicare, riscoperto la vicinanza attraverso la distanza. Sono felice che durante la mia presidenza siano stati approvati tre progetti ministeriali dedicati a temi importanti come il lavoro, i parchi gioco inclusivi e l’assistenza. Un altro motivo per cui sono grato è aver festeggiato i trent’anni di Fondazione Telethon come presidente nazionale. Insieme abbiamo fatto tante belle campagne, siamo molto legati in modo indissolubile”.
Tra i tanti obiettivi centrati in questi anni, chiediamo a Marco Rasconi di quali vada maggiormente fiero.
“Insieme alla Direzione Nazionale – Ci risponde – abbiamo dato luce al valore dei giovani, e sono contento che all’interno di UILDM ci siano gruppi di pensiero autonomi, entusiasti e propositivi. Teniamo in alta considerazione le loro idee e Sosteniamo con forza le loro istanze.
Inoltre non posso non citare la Commissione Medico-Scientifica, con la quale abbiamo raggiunto grandi obiettivi”.
Tutto qui? No: “C’è molto da fare, ma mi ritengo soddisfatto. Ho contribuito a restituire quello che ho ricevuto e spero di essere di stimolo per altri”.
È uno scambio continuo, quello che avviene tra la UILDM e le persone che decidono di farne attivamente parte. Si ricevono servizi, sostegno o semplice compagnia, e si restituisce entusiasmo, idee ed energia. Quell’energia impiegata dalle tante donne e uomini che hanno permesso a questa associazione, nata sessant’anni fa da alcune famiglie di pazienti con distrofia muscolare, di arrivare ad oggi, più viva e attiva che mai. Non fa eccezione il nostro intervistato: “Ho ricevuto tante opportunità – conclude il Presidente Rasconi -. Grazie a UILDM sto vivendo in modo ancora più pieno, a volte perfino troppo! Questo aspetto l’ho notato anche nelle vite di altre persone che si sono messe a disposizione dell’associazione. Ho ricevuto storie, energia, racconti.
Mi è stato regalato un mondo, spero di averlo restituito arricchito dal mio vissuto personale. Ho ricevuto anche tante soddisfazioni, e attività di cui occuparmi come volontario ma in modo professionale grazie ai nostri uffici della Direzione Nazionale a Padova. Sono cresciuto con UILDM”.
(Giuseppe Franchina)