Rivolto agli operatori del settore turistico, il vademecum “La Reception per Tutti” fornisce indicazioni per realizzare ambienti e strutture accoglienti, belli e non discriminanti
Quello del turismo, come è noto, è un settore redditizio. Meno note sono le potenzialità economiche di un turismo che tenga in considerazione le esigenze dei vacanzieri con disabilità. Questi ultimi, infatti, sono stati a lungo ignorati da albergatori, ristoratori ed esercenti vari che, così facendo, non solo hanno commesso illeciti e peccato dal punto di vista etico, ma si sono anche negati una potenziale fetta di clientela, decisamente appetibile. Per non parlare in astratto, ci riferiamo a circa 10 milioni di persone nella sola Italia; 127 milioni in Europa; 1 miliardo nel mondo.
I dati li fornisce Village for All, un’azienda specializzata in turismo accessibile, che assiste i turisti con esigenze speciali e gli operatori del settore. Ed è proprio a questi ultimi che dedica un pratico manuale dal titolo “La Reception per Tutti”. L’e-book si inserisce nell’ambito dell’iniziativa Project for All, che si traduce in un sito Web con due sezioni distinte: “Ebook per tutti” (pubblicazioni per viaggiatori con disabilità, di cui vi avevamo recentemente parlato) e “Manuali operativi” (materiali professionali per addetti ai lavori). All’interno di quest’ultima sezione (clicca qui per accedere) è possibile scaricare ”La Reception per Tutti”: è sufficiente inserire il proprio nome, cognome e indirizzo e-mail (in questo modo ci si iscriverà al servizio di newsletter), al quale verrà recapitato il link per scaricare gratuitamente il manuale in formato Pdf.
L’e-book contiene una serie di indicazioni per realizzare o adattare le strutture ricettive, con criteri di accessibilità universale. Dal parcheggio alla hall, dagli spazi comuni ai bagni: per ogni ambiente vengono illustrate le criticità e le soluzioni pratiche per superarle. Il tutto con un linguaggio chiaro, che non scade in noiosi tecnicismi.
Vengono anche spiegate le esigenze delle diverse categorie di persone, che abbiano qualche forma di disabilità (motoria, sensoriale, cognitiva) o bisogno speciale, come le intolleranze alimentari. La comprensione è agevolata anche da piccoli box che invitano il lettore a fare delle prove pratiche per mettersi nei panni dei suoi potenziali clienti. Per esempio: “Queste semplici attività ti aiuteranno a comprendere meglio le esigenze delle persone ipoudenti e sorde. 1) Siediti comodamente davanti alla Tv, accendila, scegli una trasmissione che ti piace e abbassa il volume fino quasi a zero. Resta in ascolto per una decina di minuti… Cosa sei riuscito a comprendere? Molto probabilmente poco o niente! Questo è ciò che vivono nel quotidiano le persone ipoudenti. 2) Porta ora il volume a zero e prova a leggere il labiale dei personaggi che appaiono in Tv. Questo secondo caso rappresenta la normalità per una persona sorda”.
Ciò che va apprezzato di questo vademecum e, più in generale, del lavoro di Village for All, è l’approccio innovativo al concetto di accessibilità, che deve essere universale. Secondo gli autori, non devono esistere bagni, percorsi, ambienti “per disabili”; devono esistere bagni, percorsi, ambienti “per tutti”, tenendo sempre presenti le esigenze di chiunque e senza sacrificare il lato estetico.
Articolo di Manuel Tartaglia