A causa delle continue azioni da parte di incivili, spesso si è costretti a delle vere e proprie acrobazie per passeggiare tranquillamente per strada. Ad esempio, le macchine posteggiate sulle rampe minano l’itinerario delle persone, costringendo i “carrozzati” – ma anche passeggini e carrelli – a dover cambiar strada o addirittura a cimentarsi in un’eroica quanto lodevole impennata, non facile per tutti. A questo punto che fare? Abbandonarsi alla rassegnazione o sottolineare come l’inciviltà sia sinonimo di stupidità e mancanza di rispetto? Meglio la seconda, decisamente.
Non tanto per vendetta, quanto per coscienza sociale. Se da una parte sono “lodevoli” gli essere umani che passano la notte a fantasticare su come trasformarsi in finti disabili, guadagnando così specifici diritti sociali, dall’altra parte esistono persone che, incuranti di segnaletiche e varchi, fingono di non aver visto niente di tutto ciò e continuano ad infrangere le regole. Oltre che geni indiscussi, questi incivili sono anche dei promettenti attori da Hollywood. Tutta questa fantasia creativa però è stata messa in discussione da una campagna sociale interattiva e dinamica che, ad ogni salto, produce una lezione.
Siamo in Argentina, dove anche qui accadono certi malcostumi – tutto il mondo è paese. Un uomo alla guida di una bella macchina decide di parcheggiare davanti ad una rampa per le persone con disabilità. Senza alcun problema, scende dall’auto e se ne va, lasciando il veicolo in quel nuovo posto creato appositamente per le sue esigenze. Fin qui “nulla di strano”, ormai sono in molti a ostentare tale pratica. La Driver’s school però – una scuola di guida locale – ha impartito un corso di aggiornamento a chi ha già preso la patente: una lezione dedicata al rispetto del prossimo.
The Ramp Lesson è un corso pratico – e gratutito – riservato solo ai migliori incivili. La lezione è gestita in maniera particolare. Dopo aver notato una vettura parcheggiata vicino ad una rampa per persone con disabilità, il team della Driver’s school posiziona degli scivoli prefabbricati ai due lati del veicolo. Successivamente Juan Maria Nimo, atleta con disabilità, li utilizzerà per saltare sopra la macchina con tutta la carrozzina, da parte a parte.
In tutto questo, il conducente del veicolo è ignaro di quanto accada. La lezione avviene infatti lontana dagli occhi del malcapitato. Come viene somministrata quindi la lezione? Siamo nell’era degli smartphone, perciò la soluzione è a portata di app. Dopo il salto della carrozzina infatti, sull’auto viene lasciato un adesivo con un codice Qr, la chiave interattiva che farà vedere all’autista il video registrato durante lo svolgimento della Ramp Lesson. Alla fine di ogni video apparirà questo messaggio: Respect the Ramps.
Da un lato il progetto è sicuramente lodevole, in quanto promuove una sensibilità maggiore nei confronti degli altri componenti della società. Dall’altra però presenta una criticità – seppur minima: per visionare il video, il conducente deve fotografare il codice. Se l’autista però catalogasse l’adesivo come mera pubblicità di un qualsiasi prodotto? Probabilmente si vedrebbero scene in cui le persone stracciano il piccolo pezzo di carta, incuranti di cosa c’è scritto sopra. Non è stato così però in molti casi.
Il successo dell’iniziativa infatti è stato planetario: video sui social network e rimbalzi mediatici hanno portato il caso argentino fuori dai confini nazionali, sottolineando come l’inciviltà sia radicata in tutto il globo. Questa lezione però non deve solo soffermarsi sulle persone con disabilità. Provate ad immaginare quanti anziani, mamme con passeggini o addetti ai lavori con pesanti carrelli passano da lì. In fin dei conti si tratta solamente di rispettare il prossimo. Chiunque esso sia!