Durante la fine dell’anno si è soliti fare un excursus sulle cose migliori e peggiori che hanno caratterizzato l’annata appena trascorsa. Questo 2014 ha visto protagonista la tecnologia, soprattutto nell’ambito del Terzo Settore: basti pensare che la Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità del 3 Dicembre ha posizionato la tecnologia come tema principale della manifestazione.
I nostri palinsesti hanno più volte raccontato le belle, varie e a volte anche strane invenzioni tecnologiche che hanno le qualità per migliorare l’accessibilità e l’integrazione delle persone con disabilità. La classifica di FinestrAperta.it ne elenca le migliori dieci, le quali sono state scelte in base all’utilità, all’innovazione e alla potenzialità dell’invenzione o dell’app di riferimento.
10. GOOGLE GLASS – L’azienda Google si veste da oculista e fa uscire degli speciali occhiali che possono essere intesi come estensioni degli smartphone: in particolare, permettono di identificare chi abbiamo davanti e, con un’app speciale, anche le emozioni e le sensazioni che provano le altre persone. Questi speciali occhiali sono stati definiti utili anche per chi ha una forma di disabilità visiva. Purtroppo, sono stati molto criticati per la poca privacy: già negli USA e in Inghilterra molti luoghi pubblici, tra cui cinema e pub, ne hanno vietato l’uso.
9. SMARTPHONE IN BRAILLE – Ci sono voluti tre anni di lavoro al designer indiano Sumit Dagar per creare il prototipo dello smartphone per non vedenti: il dispositivo si basa su uno schermo capace di modificare la superficie mettendo in rilievo il contenuto ricevuto dalla telefonia mobile, in grado di tradurre i segnali di input in sensazioni tattili. In dotazione ci sono anche un tasto per le chiamate e le altre funzionalità base e una piccola tastiera per comporre numeri sullo schermo. Il prodotto, già sul mercato tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, parte dal prezzo di 140 euro.
8. TAGLIANDI DI SOSTA PER DISABILI – I furbetti hanno vita breve. In casa Italia, precisamente a Pisa, partirà all’inizio del 2015 il nuovo progetto che vuole stanare tutte le persone che usufruiscono ingiustamente del tagliando di sosta per disabili. L’idea della polizia municipale prevede che sui classici tagliandi siano stampati dei QrCode criptati in modo da permettere alle forze dell’ordine di riconoscere il titolare del contrassegno e la sua validità con un qualsiasi dispositivo (si sta pensando ad un app gratuita per smartphone, tablet e pc portatili).
7. FINGER READER – Leggere non è mai stato così facile. L’anello high-tech ideato dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) è dotato di una telecamera che, posta sull’indice, permetterà ad una voce virtuale di leggere qualsiasi libro, giornale, rivista e ebook. Inoltre, se sfuggono una o più parole si attiva una vibrazione che allerta dell’errore. L’unico problema riguarda i caratteri piccoli impossibili da individuare dal Finger Reader: i foglietti illustrativi dei medicinali e i contratti saranno quindi difficili da leggere.
6. ACCESSIBOL – La Sezione Uildm Bologna si fa conoscere per un progetto inclusivo: AccessiBol è un’app per smartphone, che ha come obiettivo la classificazione dei luoghi, dei locali e dei siti di Bologna in termini di accessibilità. L’applicazione permette di votare da 1 a 5 le condizioni che rendono tale questa accessibilità e poterne recensire le qualità e le mancanze. Alice Greco, vicepresidente della Uildm Bologna e ideatrice dell’app, racconta come questa idea “sia nata per caso. Stavamo organizzando una serata per l’associazione e cercavamo un locale adatto, poi ci siamo chiesti perché non raccogliere tutte queste informazioni in un database ed è nata l’app“.
5. BLINDMAPS – Un’altra invenzione per le persone con disabilità visiva: BlindMaps è una scatoletta di navigazione GPS in braille che, posizionata sul bastone, permette di leggere le istruzioni, ottenute attraverso l’app installata sullo smartphone, grazie a degli spilli che generano scrittura in Braille. La particolarità sta nel fatto che non si utilizza un feedback vocale e quindi non distrae la persona dagli altri rumori esterni (tram, semafori, macchine, ecc).
4. DYSLEXIE – Molte ragazze e molti ragazzi soffrono di disturbi dell’apprendimento, riscontrabili già nelle prime fasi della scuola primaria. Oggi in Italia questa forma di disabilità è poco considerata, ma la tecnologia è arrivata in suo aiuto. Dyslexie è un particolare font gratuito ideato dall’olandese Christian Boer che, installato sul proprio pc, permette di leggere in modo facile e veloce: il font infatti utilizza linee pesanti e marcate, posizionando le lettere ad altezze diverse ed inclinazioni corsive, in modo da assegnare ad ogni lettera una forma unica, così da renderla facilmente memorizzabile.
3. UPSEE – La famiglia è la cosa più importante di tutte e non c’è gioia più grande per un genitore di vedere il proprio figlio camminare per la prima volta. Lo sa bene Debby Elnatan, madre di Rotem, ideatrice di Upsee: l’apparecchiatura fai-da-te che consiste in una cintura di sostegno grazie al quale il bambino è agganciato al genitore; l’imbracatura sorregge i figli, i quali possono quindi camminare insieme ai propri genitori. L’invenzione è stata notata dalla Leckey, un’azienda dell’Irlanda del Nord, la quale ha deciso di lanciarla sul mercato.
2. WALK AGAIN – I grandi network non gli hanno dato lo spazio adeguato, ma l’invenzione potrà rivoluzionare il concetto di disabilità. Il neurobiologo brasiliano Miguel Nicolesis, grazie al suo progetto Walk Again e all’aiuto della Duke University, ha costrutito un esoscheletro in grado di recepire i comandi neurologici del cervello e permettere così all’impianto di far camminare chiunque abbia in dotazione questa tecnologia. Il lavoro è stato anche messo sotto gli occhi di tutti: l’iniziativa di Nicolelis infatti ha trovato luce ai Campionati Mondiali di Brasile 2014, quando un bambino scelto dall’Associazione per l’assistenza ai bambini disabili (AACD) è sceso in campo durante la festa d’inaugurazione per dare il primo calcio al pallone della manifestazione. La Rai non ha commentato l’invenzione, soffermandosi più sulla storia di come sia nato il pallone dei Mondiali, ma Nicolesis non si scoraggia e promette maggiore visibilità alle Olimpiadi di Rio 2016.
1. LECHAL – L’unione tra integrazione e accessibilità è tutta qui. Queste particolari scarpe per persone con disabilità visiva sono collegate all’app dello smartphone attraverso un collegamento Bluethoot, in modo da veicolare l’informazione riguardo il percorso scaricata da Internet. Una volta fatto questo collegamento, le suole azioneranno un sistema di vibrazioni che indicheranno al piede giusto da quale parte svoltare: se vibrerà la suola nella scarpa destra, allora la persona dovrà svoltare verso la destra; viceversa con la suola sinistra. Le batterie installate in questi speciali plantari inoltre sono ricaricabili con una presa Usb. Le caratteristiche di queste scarpe però non possono prescindere la comodità: oltre ad essere fatte di poliuretano infatti, le solette sono traspiranti e impermeabili, come le scarpe stesse. Inoltre, queste scarpe possono essere utilizzate anche da persone normodotate, in particolare durante il jogging. Le scarpe sono già nel commercio online e possono essere acquistate per 100 dollari circa.