La chiusura del teatro Nestor di Frosinone era prevista per il 31 dicembre prossimo, ma è stata anticipata improvvisamente a fine ottobre, causando la cancellazione di spettacoli, proiezioni ed eventi da tempo previsti e pubblicizzati
Da fine ottobre il Teatro Nestor, fulcro culturale della provincia del Frusinate, è chiuso per ristrutturazione completa di tutta la struttura. Una notizia dolceamara per i suoi frequentatori e per coloro che vi portano il proprio lavoro. Infatti, sebbene per la ristrutturazione siano stati stanziati 8 milioni, che serviranno per la messa in sicurezza così come per l’ammodernamento e ampliamento dell’edificio, la mancanza di una deadline certa per i lavori genera preoccupazione, per la vita culturale del territorio.
Abbiamo chiesto a Kevin Arduini, direttore artistico della Nestor Theater Company, di rispondere ad alcune domande per descrivere la situazione.
Cosa sta succedendo al Teatro Nestor?
“Lo storico teatro della mia città, sede della mia compagnia Nestor Theater Company, chiude per lavori alla struttura. La chiusura avviene con due mesi e mezzo in anticipo rispetto a quella che avrebbe dovuto essere la chiusura ufficiale a fine dicembre. Lavori che sarebbero dovuti partire all’inizio del nuovo anno”.
Cosa vuol dire per la prossima stagione teatrale imminente?
“La mia stagione di spettacolo incentrata sul balletto, che proponeva quattro appuntamenti, e la stagione del teatro che da anni propone spettacoli con volti celebri del cinema e teatro, sono sospese”.
Come direttore della compagnia di questo teatro, come stai vivendo questa situazione?
“Mi rammarica perché in un anno con i miei artisti abbiamo fatto veramente tanto. Sono giovani con un talento straordinario che ‘a casa’ meritano porte aperte, ma è risaputo che qui le cose nei confronti della cultura non vadano molto bene. Quante volte ci sentiamo dire la tipica frase: ‘bisogna andare fuori’… Ma voglio cambiare le cose. È quello che stavo e stavamo tentando di fare, una chiusura così inaspettata ed in anticipo rispetto ai tempi precedentemente stabiliti, significa annullare spettacoli che erano stati fissati da tempo”.
Come pensi che questa chiusura, che sulla carta è temporanea, influenzerà il futuro del teatro la vita culturale del tuo territorio?
“Con i classici ritmi dei lavori pubblici della città, chissà quando si potrà rimettere piede in teatro. Il Nestor rappresenta per la nostra città un polo artistico-culturale importante, che negli anni ha sempre fatto da richiamo a grandi nomi nazionali ed internazionali dello spettacolo. La vita culturale ne risentirà. Nei sei appuntamenti della mia stagione passata, il pubblico ha partecipato numeroso, un’importante ricompensa per gli artisti e opportunità per i cittadini non solo di Frosinone. Infatti, abbiamo avuto numerosissimo pubblico proveniente un po’ da tutta Italia. Peccato, quando le cose sembrava stessero cambiando in meglio, la chiusura che risulta forzata rispetto ai tempi precedentemente stabiliti, sicuramente farà fare alcuni passi indietro alla cultura nella città. Un teatro dovrebbe essere visto e vissuto come un bene di tutti, dell’intera città, che non appartiene né al Comune e né alla società che lo gestisce. Pensiamo positivo, si spera dunque che almeno questo patrimonio torni il prima possibile alla città”.
(Elisa Marino)