Francesco Smeragliuolo, giovane illustratore e infermiere, molto attivo sui social, ha recentemente pubblicato il suo primo fumetto intitolato “Straordinarie: storie di infermiere leggendarie”, che attraverso l’arte fumettistica racconta la storia di 10 infermiere che con il loro impegno e con la loro dedizione hanno cambiato profondamente la propria professione. Il libro, edito da iEditore, è ispirato al podcast “Straordinarie” di Infermieristica Journal. Abbiamo chiesto a Francesco di parlarcene.
Da dove è venuta l’idea di realizzare questa graphic novel?
<<”Straordinarie” si inspira ad un podcast che racconta le storie che rappresento nel libro. Il mio editore ascoltandolo si è reso conto che queste storie sarebbero state perfette per una graphic novel e che grazie all’utilizzo di immagini sarebbero diventate ancora più coinvolgenti. Quando me lo hanno proposto ho accettato subito, l’opportunità era molto bella e devo dire che utilizzare l’arte visiva per narrare storie di questo tipo serve, effettivamente, a renderle più leggendarie e straordinarie>>
Ci puoi parlare delle storie che racconti nel libro?
<<Nel mio fumetto racconto le vere storie di 10 infermiere, le quali, con il loro coraggio e il loro lavoro, non solo hanno dato un nuovo volto alle professioni infermieristiche, ma hanno anche cambiato metodi arcaici e antichi. Nel fare tutto questo, sono state spesso contrastate e hanno dovuto affrontare notevoli opposizioni. Per queste ragioni ti dico che non possono che essere straordinarie e che chiamarle coraggiose è riduttivo. >>
Il sottotitolo del fumetto recita” Storie di infermiere leggendarie”. Cosa le rende tali?
<<Parliamo di storie di guerra, di opposizioni ai governi e a grandi medici dell’epoca. 100, 200 anni fa l’infermiere era visto come un mero servitore, qualcuno che doveva limitarsi a rifare i letti e a rispettare gli ordini dei medici. Le protagoniste del mio libro, con la propria determinazione, hanno cambiato una professione, che ai tempi non era ben vista. Ancora, nel fumetto è molto presente il racconto dell’attivismo. Attivismo nato 200 anni fa e che ancora oggi è un tema molto attuale.>>
Come è stato dar vita alle loro storie attraverso la tua arte, soprattutto da infermiere?
<<Dare vita a queste 10 donne attraverso la mia arte è stato, e resta, un privilegio. Aver dato voce a queste storie, da troppo dimenticate, mi ha reso molto orgoglioso e fiero.>>
Cosa vorresti che i lettori cogliessero leggendo la tua opera?
<<Vorrei che i lettori, leggendo la mia graphic novel, si sentissero spinti ad essere audaci e testardi. Inoltre, vorrei che li incoraggiasse a non smettere mai di impegnarsi quando stanno facendo convintamente qualcosa per cambiare le cose in meglio, anche quando i loro obiettivi e il loro impegno va contro le idee altrui. “Straordinarie” parla proprio di donne che hanno lottato, anche duramente, per migliorare qualcosa, riuscendoci con successo. >>
Come mai hai ritenuto importante focalizzare il tuo lavoro solamente sulle storie di infermiere?
<<La scelta di rappresentare solo storie di infermiere deriva dal fatto che la professione infermieristica, nasce nel 1800, come una professione per sole donne. Questo perché era vista come un ruolo secondario, alberghiero. Ed è proprio questo che le nostre 10 protagoniste vanno a cambiare con il loro lavoro,. Sono riuscite a rendere il lavoro infermieristico un ‘attività molto più professionale e autonoma. Il primo infermiere uomo c’è stato in tempi recentissimi, intorno al 1970. Pure per questo abbiamo scelto di concentrarsi sulle donne che hanno fatto la storia dell’infermieristica. >>
Ci vuoi parlare dei tuoi progetti futuri?
<<Voglio portare “Straordinarie” in giro per l’Italia, ma desidero anche farlo conoscere nel resto del mondo. Ho l’obiettivo di parlare con chi lo ha letto per sapere cosa ne pensano. Inoltre, sto lavorando al progetto di un altro fumetto.>>
Ulteriori informazioni sul fumetto “Straordinarie: storie di infermiere leggendarie” sono disponibili a questo link
(Articolo di Elisa Marino)