Pedane che scompaiono e ricompaiono, lamentele e trombe d’aria: le ultime evoluzioni del caso Terracina
Circa un mese fa, FinestrAperta.it si era interessata al caso delle pedane posate sul litorale di Terracina, che servono per scendere in spiaggia a chi è in carrozzina o a chi ha difficoltà a camminare sulla sabbia. Fino a inizio agosto di novità non ce n’erano state. L’8 agosto, ad un passo dalla settimana più frequentata delle spiagge di tutto lo Stivale, le pedane sono arrivate. I primissimi giorni sono state vissute come un elemento ostile all’ambiente, sia dai bagnanti deambulanti che non. Sono di plastica, leggere, poco solide, diverse da quelle che c’erano state negli anni precedenti, poggiate semplicemente per terra, ma di cemento. Le lamentele erano proseguite: chi non le utilizzava, le vedeva come qualcosa che toglieva spazio agli ombrelloni e in effetti, avevano creato una struttura per cui le due linee di plastica dura passavano da un lato all’altro del bagnasciuga e non dietro, come da consuetudine. Ma questo, solo su alcune delle spiagge libere di Terracina, altre avevano semplicemente le pedane dirette verso il mare. Chi invece ne usufruiva, aveva da ridire principalmente riguardo la mancanza di uno spiazzo dove poter fare manovra, ma le postazioni risultavano molto comode, spaziose, tante e ben distanziate. Durante questi giorni, le pedane sono ormai diventate parte dell’ecosistema della spiaggia. Alcuni forse si allungano troppo sulle pedane, nonostante non siano ad uso di tutti, ma in linea generale, le lamentele si erano spente. Tra l’altro, nonostante questo servizio comunale sia arrivato a fine estate, viene considerato generalmente buono, con lettini e ombrelloni che vengono sistemati negli spazi adibiti, a chi ne fa richiesta.
Il problema è stato forse quello che le persone, notandone i limiti, avevano già colto. Il 16 agosto – solo otto giorni dopo la comparsa delle pedane, queste sono state quasi completamente distrutte dalla tromba d’aria che si è abbattuta su Terracina la notte prima, come possiamo vedere in foto. Proprio la loro leggerezza e il fatto che erano state fatte passare vicino al bagnasciuga le ha infatti scomposte per tutta la spiaggia. L’immagine simbolo di questa giornata è stata quella di una signora in carrozzina, che nei mesi fortemente ha voluto le pedane e che se le era godute per tutta la settimana, ma che invece quel giorno, era dovuta rimanere ferma sulla struttura che portava alla spiaggia. Vicina, ma impossibilitata a unirsi alle persone che si stavano godendo il sole.
Il giorno dopo, il Comune ha lavorato velocemente e prima dell’ora di pranzo le pedane erano di nuovo lì, come se la natura non ci si fosse abbattuta contro. Insomma, nonostante tutto, adesso sul litorale laziale si possono trovare moltissime spiagge belle e accessibili. Speriamo solo che l’anno prossimo le pedane vengano sistemate molto prima di agosto, perché di persone che ne usufruiscono, ce ne sono davvero moltissime.
(Angelica Irene Giordano)