Il 15 settembre, vicino al Parco degli Acquedotti, è stata posata la prima pietra del progetto, realizzata dal Maestro Ceramista Oriano Zampieri, basato sull’inclusione a 360 gradi
Spazi Solari è il primo progetto di co-housing etico e solidale rivolto alle persone con autismo con lo scopo di “dare dignità alle persone autistiche anche dal punto di vista abitativo, sociale e lavorativo”, come sottolineato da Florindo Ruta, Presidente dell’Associazione “Massenzio Etica e Autismo”, ma anche “sull’integrazione socio-sanitaria per affrontare il delicato tema del Dopo di Noi” (Legge n. 112/2016) come dichiarato da Umberto Emberti Gialloreti, Presidente Consulta Cittadina Permanente per i Diritti delle Persone con Disabilità; entrambi presenti alla conferenza stampa di presentazione del progetto.
Saranno sette le persone che intraprenderanno questo percorso all’interno dell’edificio, che sarà a impatto zero “grazie all’utilizzo di pannelli solari, impianti fotovoltaici e microeolico”, come precisato dall’architetto Massimo Locci.
La struttura sorgerà a Roma a ridosso del Parco degli Acquedotti e prevede delle residenze private dal nome “CasaIoSiAmo”, degli spazi comuni, sia per le associazioni ed i promotori che per le figure professionali che seguiranno i ragazzi in un momento così delicato come quello dell’uscita di casa e l’inizio di un percorso verso l’autonomia. Indipendenza che si estende anche all’ambito lavorativo ed economico poiché i ragazzi gestiranno un b&b “Autistic Friendly”, che sorgerà all’interno dell’edificio.
L’idea nasce dall’esigenza di un gruppo di genitori di ragazzi e di adulti autistici, in collaborazione con diverse associazioni da sempre impegnate nel mondo della disabilità intellettiva: Massenzio Etica e Autismo, Il Filo Dalla Torre, Etica e Autismo, Dhyana, Accademia PEAC e Massenzio ed Arte, le quali hanno finanziato economicamente, insieme a privati cittadini, il progetto dal costo di 1 milione e 700mila euro, senza alcun contributo pubblico.
Il proposito è quello che diventi un progetto pilota, da estendere a livello nazionale, aperto al territorio e a tutte quelle famiglie e persone che vivono la disabilità sia intellettiva che fisica.
(Lucia Romani)