Arriva l’estate e riemergono i soliti problemi con i soggiorni estivi, quest’anno rischiano l’esclusione 150 persone con disabilità tra disabili anziani, orfani, giovani e meno giovani. Questa la denuncia delle Consulte delle Persone con Disabilità dei Municipi II e III di Roma, da cui riceviamo il presente comunicato.
Roma 29 maggio 2017. Le Consulte per i Diritti delle Persone con Disabilità del Municipio Roma II e Municipio Roma III, esprimono la loro preoccupazione in merito al nuovo progetto proposto dal gruppo G.I.SE, “gruppo integrato soggiorni estivi”, per i soggiorni riabilitativi Asl RM1, che quest’anno vedono l’assenza del coordinatore Asl, e l’esclusione “senza preavviso” delle persone con disabilità frequentanti Centri e/o Istituti di riabilitazione accreditati, che non organizzano autonomamente i soggiorni estivi.
“E’ evidente che le pressioni politiche attuate per fare in modo che alcune cooperative (le stesse che lo scorso anno 2016 con un atto di protesta hanno abbandonato 50 famiglie di disabili in carico alla Asl) gestissero i soggiorni estivi, bypassando la Asl, anche a scapito delle persone con disabilità, quest’anno sono state accontentate – dichiarano le Presidenti delle Consulte H Roma Municipi I e II Carla Patrizi e Maria Romano -. Questa manovra è stata giustificata con la solita scusa della mancanza di personale Asl, lasciando carta bianca alle cooperative senza neanche un controllo “coordinatore Asl in loco”, nonostante si tratti di un progetto integrativo-riabilitativo volto alle persone disabili gravi, gravissime e con patologie dell’età.
“In qualità di Presidenti delle Consulte abbiamo inviato numerose informative e infinite richieste d’incontro ai Dirigenti dell’Asl RM1, ai Dirigenti dei distretti II, III, IV, alla Regione, al Comune di Roma, al Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, ai relativi Municipi, G.I.SE , “gruppo integrato soggiorni estivi”, tutte cadute inesorabilmente nel vuoto. Nei vari Municipi di Roma ormai si è giunti ad una situazione di anarchia, ogni territorio fa ciò che crede mentre le Istituzioni ignorano che la disparità di trattamento tra territori a danno delle persone più fragili e a rischio emarginazione si chiama discriminazione. Ormai siamo stanchi anche di scomodare la Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità, che ovviamente stigmatizza tali comportamenti. Restiamo convinti che il piano di queste decisioni sia politico e “non” economico e quindi risolvibile con l’assunzione di responsabilità da parte della Asl RM1 e del Dipartimento di Roma Capitale. Come Consulte – concludono le Presidenti – ricadenti sui territori torniamo a ribadire la nostra disponibilità a trovare soluzioni inclusive che permettano a tutte le persone che ne hanno diritto di usufruire dei soggiorni estivi, ricordando che, caso mai ce ne fosse bisogno, non si tratta di un approccio ludico ricreativo e quindi discrezionale, ma di un servizio di carattere socio sanitario regolato e finanziato dalle Asl e dal Dipartimento politiche sociali di Roma Capitale, quindi con i soldi di tutti i cittadini, disgustati nel vedere i soliti noti spadroneggiare e i più deboli lasciati nell’oblio”.
Comunicato stampa firmato da:
Carla Patrizi – Presidente Consulta Permanente per i problemi dei Cittadini e delle Persone con Disabilità Municipio Roma II – Via Dire Daua, 11
Maria Romano – Presidente Consulta Permanente per i problemi dei Cittadini e delle Persone con Disabilità Municipio Roma III – Piazza Sempione, 15