La creatività è uno strumento efficace per vincere i propri problemi, come ci mostra il libro Due tempi, due donne, due stralci di storie, raccolta di romanzi dell’autrice Maria Stella Falco, che abbiamo intervistato
Cosa hanno in comune Matilde e Francesca? Apparentemente nulla: una vive nell’anno Mille, l’altra nel XXI secolo; una abita in un castello, l’altra in un moderno appartamento; una riceve le attenzioni di un giovane del popolo, lontano dalla propria nobiltà, l’altra apre la porta di casa e conosce un misterioso straniero. Eppure, Matilde e Francesca si assomigliano e vivono intensamente le proprie emozioni. Sono le protagoniste di due romanzi brevi, contenuti nella raccolta autoprodotta Due tempi, due donne, due stralci di storie.
A tesserne le trame è Maria Stella Falco, ventotto anni, salentina. “Amo leggere e scrivere fin dall’infanzia – racconta a FinestrAperta.it -. Sono diplomata al Liceo delle Scienze sociali. Sono una ragazza con disabilità motoria, che si impegna e realizza nel sociale da quando, diverse esperienze di vita significative, negative e positive, l’hanno portata a fare questa scelta”. Già laureata in Lettere Moderne, ora studia per conseguire la Laurea Triennale in Servizio Sociale. “Recentemente sono stata supplente temporanea di italiano presso una scuola secondaria di primo grado: bellissima esperienza, che mi auguro di rifare presto. Nella vita faccio quel che posso, insomma, quel che mi appassiona e appare utile fare”.
Credi che la tua disabilità abbia influenzato anche il tuo modo di pensare e di affrontare la vita?
“Sì, la mia condizione ha influenzato molto il mio modo di pensare e di affrontare la vita. Lo hanno fatto anche altre esperienze di vita, negative e positive, a cui mi sono ispirata scrivendo Francesca“.
Parliamo delle protagoniste del tuo libro. Quanto c’è di te in Matilde e Francesca?
“In entrambi i romanzi e nelle loro protagoniste, c’è molto di me, del mio carattere, delle mie abitudini, dei miei usi e costumi (ma non mi piace dirlo ad alta voce). Nei testi, inoltre, sono racchiuse non solo le mie esperienze di vita significative, ma ci sono pure i ‘personaggi’, che equivalgono alle persone che hanno arricchito la mia vita, in diversi momenti della mia crescita.
Matilde vive nell’anno Mille all’interno di un castello medievale: un periodo storico e un’ambientazione che mi hanno sempre affascinato e anche fatto paura! Francesca è la ragazza che sono diventata grazie alle esperienze di vita, a cui ho solo accennato sopra; ha maturato le mie stesse consapevolezze, per esempio relativamente al modo di intendere e vivere la disabilità o le relazioni”.
La pubblicazione del tuo libro è un traguardo a cui sei giunta dopo un percorso di terapia psicologica. Ritieni che la creatività sia un metodo efficace per sconfiggere i propri fantasmi?
“Questa è la più bella domanda di questa intervista. Sì, questa auto pubblicazione è un traguardo a cui sono giunta molto dopo aver vissuto un percorso di terapia psicologica; è uno dei mie tanti traguardi raggiunti dopo aver vissuto quel periodo. Ritengo necessario dirlo per sfatare un luogo comune. Non ho affrontato la terapia psicologica in quanto sofferente perché disabile, bensì perché per un periodo della mia vita ho vissuto problemi psicologici e stanchezza interiore dopo aver perso persone care (anche a Francesca succede, nel mio libro).
La creatività è un metodo efficace per sconfiggere i propri fantasmi, quando si è in grado di ricorrervi: io, per un po’ di tempo, non sono stata in grado di utilizzare questo metodo. Inoltre la creatività è un utile esercizio, importante quanto quello fisico, per tenere allenata la propria mente: il mio lavoro nasce anche su consiglio e invito di alcuni specialisti che mi seguono; secondo loro, per me, è arrivato il momento di dar spazio alla mia fantasia e un po’ meno all’introspezione”.
Cosa ti auguri di trasmettere a chi ti leggerà?
“Come è successo a me, mi auguro di trasmettere ai lettori un po’ di fiducia, coraggio e voglia di vivere”.
Chiediamo a Maria Stella di dare un messaggio ai suoi e ai nostri lettori:
La Vita si scopre quotidianamente; si impara a vivere giorno per giorno, attraversando il proprio tempo e la propria età, e non si smette mai di maturare”.
Due tempi, due donne, due stralci di storie è disponibile sul sito web Youcanprint al costo di 7,00 euro.
Articolo di Manuel Tartaglia