In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, il 3 dicembre 2016, FinestrAperta.it e Uildm Lazio Onlus sono stati invitati dai funzionari della Sovrintendenza alla cultura a visitare i Fori Imperiali di Roma. L’iniziativa è nata dopo la notizia di fine novembre riguardante la riapertura diurna dell’area archeologica, da vent’anni praticabile esclusivamente di sera in occasione di eventi artistici. La redazione ha risposto presente, ed in questo modo ha potuto valutare l’accessibilità del luogo.
La visita, coadiuvata dalla guida Nicoletta Bernacchio – curatore storico dell’arte dell’ufficio Fori Imperiali ‑, è durata all’incirca due ore, ed è iniziata nei pressi della Colonna Traiana. Al fine di raggiungere la zona sottostante, all’entrata è stato possibile utilizzare due vie: una scalinata e un ascensore, quest’ultimo dedicato alle persone non deambulanti. Una volta giunti all’interno del Foro Traiano, una passerella in legno rialzata dal terreno dell’area archeologica ha accolto i visitatori, e ha permesso una tranquilla passeggiata tra le rovine, soprattutto per chi provvisto di una carrozzina. Il cammino è proseguito sotto via dei Fori Imperiali, dov’è stato possibile visitare le botteghe grazie all’aiuto di alcuni scivoli che hanno agevolato l’entrate e l’uscita delle persone con disabilità. Infine, il gruppo ha raggiunto il foro di Cesare, anche qui grazie all’installazione di una passerella rialzata, la cui uscita era favorita dalla presenza di un altro ascensore.
Accessibilità. In sintesi, la visita non ha registrato alcun tipo di problematica. Il percorso all’interno dei Fori Imperiali è accessibile ad ogni tipo di carrozzina. Una seria criticità poteva nascere sotto via dei Fori Imperiali, durante l’attraversamento delle botteghe, ma anche qui l’esame è stato superato a pieni voti, in quanto lo spazio era abbastanza ampio da permettere alle persone munite di carrozzina di operare manovre di vario tipo.
Suggerimenti. Sentiamo l’esigenza però di avanzare qualche consiglio. Innanzitutto, gli ascensori per le persone non deambulanti riescono a trasportare un massimo di 200 kg. Questo non costituisce un problema per chi è provvisto di una carrozzina manuale; diversa invece la situazione per una carrozzina elettrica, il cui peso può essere molto importante e la cui portata rischia di essere talmente ampia da non entrare facilmente all’interno della struttura. Inoltre, bisogna considerare che diverse persone con patologie gravi non possono passare da una “vettura” elettrica ad una manuale. Sarebbe necessario, dunque, ripensare a nuovi tipi di ascensori. Fino ad allora, i visitatori muniti di grosse apparecchiature dovranno informarsi sull’accessibilità degli stessi. Invece, riguardo l’intero percorso, avanziamo la proposta dell’installazione di protezioni non troppo alte ai lati della pedana rialzata: di fatto, una disattenzione di troppo nelle zone non transennate può provocare una rovinosa caduta della carrozzina dal percorso previsto, un problema che può riguardare anche le persone con disabilità visiva. Infine, a proposito dei non vedenti, la visita non prevede ancora percorsi tattili. A tal proposito, gli addetti ai lavori stanno lavorando per creare una cammino ad hoc anche per le persone con disabilità visiva. Per il momento però, è possibile toccare alcuni dei monumenti installati lungo tutto il percorso, così da rendere una gita ai Fori Imperiali accessibile a tutti.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante
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