La Commissione Affari Sociali della Camera sta esaminando otto proposte di legge recanti “Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”. Esame, che porterà ad un unico testo e, si spera, all’adozione di una legge che finalmente riconosca e tuteli tutte quelle persone che si occupano con continuità dei propri cari con disabilità
Molti i punti chiave che in questi giorni la Commissione Affari Sociali della Camera sta valutando, nel suo lavoro redigente: stabilire se il caregiver per essere riconosciuto tale debba essere per forza un familiare, se debba essere previsto il requisito della convivenza con il proprio assistito, come identificare il beneficiario dell’assistenza, come integrare questa figura nei progetti di Vita Indipendente e nella rete di servizi rivolti alla persona con disabilità, la possibilità di avere più caregiver insieme, le modalità di nomina e soprattutto quali servizi, diritti e supporti devono essere garantiti all’assistente familiare affinché, il ruolo di cura che ricopre non lo privi della sua salute, della sua libertà, della sua vita sociale, affettiva e lavorativa.
Nel nostro ordinamento, al momento vi è solamente una definizione di caregiver, nell’articolo 1 comma 255 della legge di bilancio 2017, ma non è previsto il riconoscimento giuridico di tale ruolo e le protezioni e le agevolazioni previste sono scarse e sicuramente insufficienti.
Secondo le recenti statistiche, ci sono 7 milioni di caregiver, principalmente donne, che prestano cura ed assistenza ai propri famigliari e affetti con disabilità, spesso h24, affrontando un rischio molto elevato di burnout psicologico e fisico, perdita del lavoro, isolamento sociale, deprivazione economica, bassa qualità della vita e di rinuncia forzata alle opportunità formative. Trovandosi il più delle volte in questa situazione drammatica perché costretti a sopperire alla mancanza di prestazioni sociali e sanitarie e all’inefficienza del welfare territoriale.
L’urgenza, per l’Italia, di riconoscere e tutelare normativamente il caregiver, è anche stata evidenziata dal Comitato Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, ad ottobre 2022, in un suo parere nel quale esortava il nostro Paese a fare questo importante passo, vitale tanto per i caregiver quanto per le persone con disabilità.
Negli anni, però, sono state molte le proposte di legge presentate su tale importante tema e che, anche se esaminate, poi non sono state approvate.
Speriamo che le importanti riforme in atto in tema di disabilità e l’impegno del Governo sul tema del caregiver, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico specializzato portino all’emanazione di una legge che, da tempo, le persone con disabilità, coloro che li assistono e le associazioni attendono.
(Elisa Marino)