Domande spiazzanti:
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Interviste inusuali a oggetti inanimati:
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Oppure la presenza di un ospite esclusivo un po’ fantasmagorico:
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Questa è Radio Shock, un progetto nato, nove anni fa, a scopo riabilitativo per i pazienti con patologia psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale della A.S.L. di Piacenza. Un progetto il cui obiettivo è dare voce a chi di solito non ne ha – proprio come Radio FinestrAperta -, lottando così contro lo stigma di questo tipo di malattie come la schizofrenia.
Radio Shock prende spunto dell’esperienza mantovana Radio 180, sempre legata alla A.S.L di Piacenza. L’emittente nasce con un solo programma di interviste “uomo a uomo” in cui si fa la stessa domanda al paziente/redattore e all’ospite. Il primo a inaugurare questo format è Roberto Reggi, l’allora sindaco di Piacenza. Emanuele Guagnini, responsabile del Centro e direttore della radio, ci spiega quali sono stati gli esordi di Radio Shock e quali le prime incertezze legate a questo progetto:
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Dall’inizio Radio Shock si distingue per due aspetti principali. Da un lato, tutti i partecipanti sono volontari e così il loro lavoro (sia quello dei pazienti/redattori come gli straordinari degli operatori del centro) non è retribuito. Dall’altro, lo schema di lavoro della redazione è orizzontale, e cioè tutti hanno la stessa importanza al momento di scegliere i contenuti – ancora una volta, come nel caso di FinestrAperta -.
Poco a poco il palinsesto di Radio Shock si arricchisce, con programmi esilaranti, come le interviste a personaggi defunti o ai monumenti di Piacenza, sempre in concomitanza col percorso di riabilitazione. Infatti, tutti questi esempi accrescono l’”igiene mentale“. Come ci spiega Guagnini:
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Gli intervistati aumentano, le domande diventano ogni volta più “scioccanti” e il lavoro aumenta. E’ così che l’emittente della A.S.L. di Piacenza diventa molto più di un laboratorio. Infatti, è soprattutto grazie al programma di La7, Le Invasioni Barbariche, che acquista più notorietà. Ma, com’è avvenuto il salto al piccolo schermo? In modo casuale e grazie una simpatica conversazione con Daria Bignardi, conduttrice del programma:
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Fino ad ora, le domande dei redattori sono arrivate a molti personaggi noti (tra gli ultimi Renzi). Anche se Guagnini ci ha confessato che il suo obiettivo è intervistare il Papa.
I frammenti riportati all’inizio dell’articolo corrispondo alle trasmissioni del 21/02/2008, 11/09/2014 e 24/01/2009 rispettivamente, disponibili sulla sezione “Interviste” del sito www.radioshock.biz.
Fonti: Articolo “Radio Shock, l’emittente dei pazienti psichiatrici che ha ‘incastrato’ Renzi” – Dritte e Diritti, il radiogiornale di FinestrAperta.