Tra i progetti che ci sono stati raccontati dai nostri ospiti alle Manifestazioni Nazionali UILDM, ha suscitato il nostro interesse “Musica senza confini”, del quale si era tenuto un laboratorio nel 2022 proprio durante l’evento di Lignano
Un concerto, gli strumenti risuonano, gli applausi si alzano nell’aria. Le note si fondono e i musicisti si esprimono con maestria. Ma cosa accade quando queste stesse note incontrano le sfide delle limitazioni fisiche? È così che prende vita il progetto “Musica senza confini”, ideato dal musicista Manuele Maestri nel 2019 (qui una nostra intervista a lui nel 2020 e qui un’altra nel 2022), che dimostra come l’armonia musicale non conosca barriere né confini.
Durante le Manifestazioni Nazionali UILDM abbiamo incontrato Stefano Minozzi, presidente della Sezione UILDM di Bolzano, che con entusiasmo ha voluto promuovere “Musica senza confini”, un progetto musicale che permette a tutti di suonare – ma sempre dopo tanto esercizio e prove -. Il progetto ha visto la collaborazione con la sezione UILDM di Bolzano, guidata dal presidente Minozzi, che è anche un abile flautista nella band. Insieme, hanno realizzato concerti indimenticabili, per il pubblico e per i musicisti sul palco. Inoltre, Manuele Maestri ha dato vita al concorso “Una canzone per la ricerca”, invitando persone con disabilità a raccontare la propria esperienza attraverso un testo. La giuria, presieduta da Mogol, aveva scelto La Vita è sempre una magia, di Antoine Ruiz come testo vincitore della prima edizione, superando oltre trenta brani ricevuti. Questo brano è l’essenza stessa dell’esistenza e delle sue infinite possibilità, nonostante le oggettive limitazioni che si possono incontrare. Il testo è stato poi trasformato in una canzone, a cui il presidente di UILDM di Bolzano, ha partecipato suonando il flauto e i diritti editoriali sono stati devoluti per sostenere la ricerca della Fondazione Telethon.
Ma tutto ciò ha avuto inizio quando il bassista Manuele Maestri ha incontrato una cantante, madre di due bambini con disabilità, desiderosi di provare a suonare degli strumenti musicali. Da questa esperienza è nata una domanda fondamentale nella mente di Maestri: “Esistono strumenti musicali adattati per le persone con disabilità?”. La risposta è stata positiva.
I due bambini, con le loro difficoltà, hanno spinto Manuele Maestri a cercare, adattare e selezionare strumenti sofisticati utilizzabili da diverse tipologie di disabilità. Strumenti spesso provenienti dall’estero. Ciò che era iniziato come una ricerca personale si è trasformato in un vero e proprio progetto, con l’obiettivo di produrre materiale musicale appositamente pensato per le persone con disabilità.
Non solo il flauto, ma anche l’armonica, la chitarra, l’ukulele e strumenti simili a computer che consentono di trasformare i gesti e i suoni in musica. Per le persone che hanno limitazioni motorie e problemi di respirazione, vengono utilizzati strumenti con simulatori di mouse, noti come “mouse player”. Software che suddividono lo schermo in otto quadranti, ognuno dei quali corrisponde a una nota. La nota viene attivata passandoci sopra con la freccetta. I simulatori di mouse possono essere puntatori oculari, un joystick mosso dal mento o dalla bocca. Anche la lettura delle note in Braille per i musicisti ciechi è realtà.
“Musica senza confini” è un progetto che sta funzionando ogni giorno di più e in cui le barriere architettoniche si dissolvono. Grazie a una combinazione di strumenti musicali adattivi e tecnologie all’avanguardia, questa iniziativa apre le porte della musica alle persone con disabilità psico-fisiche, permettendo loro di suonare e comporre in modo indipendente. Le tecnologie innovative si trasformano in strumenti magici, in grado di trasmettere la potenza dei sentimenti di chiunque abbia limitazioni fisiche, trasformandole nel linguaggio universale che tutti conosciamo. Attraverso delle melodie che un tempo sembravano impossibili.
(Angelica Irene Giordano)