La tecnologia, diventata sempre più presente nelle nostre vite, aggiunge un tassello in più alla digitalizzazione della burocrazia. Ma davvero il QR-Code di Inps ci renderà la vita più semplice?
Recentemente l’Inps ha rilasciato una nuova funzionalità digitale che, secondo molti, risolverebbe (il condizionale è d’obbligo) molti problemi legati alle complicazioni burocratiche sulla presentazione dei verbali d’invalidità. Ad esempio, è necessario esibire le suddette certificazioni, per ottenere sconti, agevolazioni o per poter usufruire di appositi servizi rivolti alle persone con disabilità.
È, innanzitutto, doveroso chiarire che il QR-Code non attiva nuove agevolazioni o benefici e non è neanche condizione essenziale (almeno per adesso) per accedere a quelli già esistenti. Fra l’altro non risolve alcune difficoltà radicate nell’uso dei verbali. Ma procediamo con ordine.
Il QR-Code è una soluzione ormai parecchio diffusa. Si tratta di quel quadratino con “pixel” a due colori, generalmente bianco e nero. Inquadrandolo con un comune smartphone o tablet, se si dispone di una app che lo legge, restituisce prontamente (QR = Quick Response, Risposta Veloce) informazioni, link a siti, a filmati, a testi. Chi crea un QR-Code può collegarci contenuti esterni che hanno il vantaggio di poter essere modificati alla fonte senza modificare l’immagine del QR-Code.
L’Istituto di previdenza sociale, con il messaggio del 30 ottobre 2020 (messaggio 4019/2020), ha generato un QR-Code al quale sono collegati i contenuti dei verbali di invalidità e di handicap già esistenti (o quelli futuri) e presenti negli archivi informatici dell’Istituto stesso.
Dal sito web dell’Inps leggiamo che il nuovo servizio “è rivolto alle amministrazioni pubbliche e agli enti pubblici o privati che, tramite apposita convenzione con l’Istituto, intendono avvalersi della possibilità di verificare la validità di un verbale sanitario ai fini dell’erogazione di determinate prestazioni agevolate (per esempio, la riduzione del costo del biglietto per il trasporto pubblico locale) o per l’accesso a determinati benefici (per esempio, l’acquisto di un’autovettura con Iva agevolata)”.
Ma come si ottiene il QR-Code del proprio verbale d’invalidità? Per acquisire il QR-Code è sufficiente utilizzare l’apposito servizio online, dopo aver effettuato l’accesso con le proprie credenziali. Una volta generato, il codice può essere stampato o conservato in formato digitale ed esibito per accedere a una delle agevolazioni previste. L’erogatore del beneficio potrà verificare in tempo reale la sussistenza dello stato di invalidità leggendo il QR-Code.
Una volta inserito il codice fiscale dell’utente nell’apposita applicazione, l’operatore controlla lo stato di invalidità, fornendo un esito di primo livello, per l’eventuale concessione del diritto. Le informazioni contenute in questo passaggio, però, sono spesso insufficienti, quindi bisogna procedere con l’esito di secondo livello che restituisce più dettagli sulla persona con disabilità. Per completare questo ennesimo “step”, l’operatore deve richiederlo al sistema, prima autenticandosi come privato al sistema Inps e poi dando conferma all’invio di un codice OTP via SMS al numero di cellulare che l’interessato ha indicato nei propri contatti.
Il codice OTP (una lunga serie di numeri) viene inviato al cellulare della persona con disabilità; questa lo fornisce all’operatore che, a quel punto, rientra nel sistema e ottiene l’esito di secondo livello dove sono riportati, ad esempio, il giudizio sanitario e il grado di invalidità relativo allo stato di invalidità dell’interessato con l’eventuale percentuale. Se i dati non sono presenti nel sistema, questa procedura non li genera.
Il vantaggio è quello di avere con sé una immagine stampata da usare al posto del verbale di invalidità o handicap (104) da cui operatori terzi possono verificare il corso di validità del verbale. Inoltre, grazie a questo processo, è possibile, in tempo reale, accedere ad informazioni costantemente aggiornate ed eliminare così il rischio di alterazioni del verbale cartaceo. Questa funzionalità consente anche di fruire delle informazioni sopracitate con un occhio di riguardo all’ambiente risparmiando una buona quantità di carta.
(Giuseppe Franchina)