Abbiamo assistito alla tappa romana dell’iniziativa che unisce l’attenzione alle esigeze alimentari delle persone con disfagia alle gioie della tavola
Si chiama “SMAnia di gusto” ed è un’iniziativa che non suonerà nuova ai nostri lettori più fedeli, voluta principalmente da Famiglie SMA, insieme ad altre associazioni, tra cui UILDM.
SMAnia di gusto da alcuni anni porta avanti e diffonde il concetto secondo il quale chi soffre di disfagia non deve necessariamente rinunciare ai piaceri della tavola.
La disfagia, lo ricordiamo, è un disturbo frequente nella popolazione anziana, ma anche in età giovanile se in presenza di patologie oncologiche, reumatologiche o, come in questo focus, in quelle neuromuscolari. Consiste nella difficoltà a deglutire e comporta problemi di varia entità, in alcuni casi anche gravi. Chi soffre di disfagia, pur di evitare di stancarsi o, peggio, di soffocare, spesso rinuncia ad alimentarsi correttamente, perdendo peso, massa muscolare e peggiorando di conseguenza la propria qualità di vita. Anche la socialità viene meno quando il soggetto con disfagia evita di stare a tavola con gli altri. Insomma, si tratta di un disturbo con molte implicazioni, sia fisiche che psicologiche.
Ed è proprio qui che interviene SMAnia di gusto, che per l’occasione diventa “on the road”, portando all’attenzione di più persone possibili in giro per il territorio nazionale la propria esperienza.
Abbiamo approfittato della tappa romana di SMAnia di gusto on the road per comprovare in prima persona la bontà dell’iniziativa… e dei piatti proposti. Il 3 dicembre 2022, infatti, presso l’hotel NH Villa Carpegna a Roma si è svolto il suo ultimo appuntamento, a cui abbiamo preso parte in veste di spettatori.
Il convegno, moderato dal professor Enrico Bertini, neurologo con una vasta esperienza nel campo delle malattie neuromuscolari in forza all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, si è articolato in tre fasi: la conferenza medica, una dimostrazione pratica di come si possono cucinare pietanze per persone con disfagia e infine l’assaggio di alcune portate.
Le dottoresse Antonella Diamanti, Domenica Elia e Antonella Cerchiari, rispettivamente pediatra, nutrizionista e logopedista del Bambino Gesù, hanno illustrato dal punto di vista medico scientifico cos’è la disfagia, come si sviluppa e che conseguenze reca nelle persone con atrofia muscolare spinale (Sma) e più in generale in quelle con malattie neuromuscolari.
Una delle conseguenze più dannose di queste patologie è la sarcopenia, ovvero la sostituzione della fibra muscolare con il grasso. Questo fenomeno va il più possibile contrastato e in questo senso una corretta alimentazione si rivela uno strumento efficace. Sono stati fatti diversi esempi di alimenti molto utili per la sua salute dei pazienti, ma a questo punto si pone un problema: come far assumere i suddetti alimenti a chi ha difficoltà a ingerirli? Le risposte sono due: grazie a prodotti che l’industria ci mette a disposizione (gli integratori alimentari) oppure attraverso la preparazione artigianale di piatti ad hoc.
E qui arriva il bello perché Roberto Dormicchi, cuoco professionista che da tempo ha abbracciato la causa di SMAnia di gusto, prende la parola, lanciandosi in un vero e proprio cooking show.
Mentre parla della propria esperienza, armeggiando con gli strumenti del mestiere, Dormicchi mostra al pubblico un esempio di come si possa realizzare un piatto facile da ingerire ma contemporaneamente gustoso.
L’esposizione è davvero convincente , ma la prova finale è affidata al palato del pubblico. Ed ecco che si entra nell’ultima , sfiziosa parte dell’incontro: si mangia.
Al nostro giudizio vengono sottoposti quattro piatti: polenta alla maremmana; baccalà su vellutata di piselli; gnocchetti di patate e porri con crema di Casciotta di Urbino; tiramisù.
Non possiamo che fare un plauso allo chef Dormicchi, che con le sue opere ci ha dimostrato come un’alimentazione “accessibile” non debba necessariamente essere sgradevole. Anzi, con qualche piccolo accorgimento si può donare grande soddisfazione ai commensali con disfagia, senza perdere mai l’attenzione verso la sicurezza e la salute… Lo dimostrano i nostri piatti vuoti.
In chiusura segnaliamo l’esistenza del portale SOFT_FOOD, che propone ricette di facile preparazione per chi ha a cuore il benessere dei propri cari con disfagia.
(Manuel Tartaglia)