Il Primo Maggio, quando tutto il mondo celebra la festa dei lavoratori, apre PizzAut, progetto-sogno di Nico Acampora, dove i lavoratori sono persone con autismo
Nico Acampora, padre cinquantenne di Leo, un bambino con autismo, racconta com’è nato il progetto PizzAut (la Onlus che ha dato vita al ristorante): “Non avevo mai impastato in vita mia, ma sono papà di Leo – rivela – e la pizza è stata una salvezza. La paura delle reazioni imprevedibili del bambino ci frenava dall’andare fuori a cena e così abbiamo cominciato a invitare amici a casa”.
“L’idea – prosegue Acampora – mi è venuta nel 2018, alle due di notte. Mi sveglio e dico a mia moglie: ‘Stefania, dobbiamo aprire un ristorante gestito solo da ragazzi autistici’. Lei naturalmente mi risponde ‘Dormi che stamattina mi devo alzare presto’, ma il giorno dopo io ero già alla scrivania ad abbozzare il progetto”. Il sogno di Nico sembrava irrealizzabile non solo perché per le persone con autismo non è facile stare in mezzo al pubblico, ma anche perché non è dato sapere come potrebbero reagire, ad esempio, toccando la particolare consistenza dell’impasto della pizza. “E infatti, quando abbiamo cominciato a fargli fare la formazione, alcuni non hanno retto a questa sensazione tattile e non hanno più impastato”. Poco male: oggi queste persone fanno i camerieri o svolgono altre mansioni nel ristorante.
Come spesso accede, il progetto PizzAut si è avvalso della collaborazione di molti: “Tanti ristoranti – ricorda Acampora – ci hanno aiutato e hanno fatto fare pratica ai ragazzi. Poi quando ci siamo iscritti a una piattaforma di crowdfunding per raccogliere le risorse, beh, sono arrivati subito 115mila euro”.
Con l’arrivo della pandemia, però, tutto è stato messo in pausa. Intanto Nico Acampora non si è arreso e, inventatosi un truck-food, ha portato la sua pizza davanti a Montecitorio dove l’ha cotta sul posto ed offerta all’ex presidente del consiglio, Giuseppe Conte.
Con l’arrivo del professor Mario Draghi, e soprattutto dei vaccini, il ristorante ha potuto finalmente aprire e, il Primo Maggio scorso, alla presenza della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, Nico e i suoi ragazzi hanno tagliato il nastro del ristorante PizzAut, 300 metri quadri all’interno e altrettanti all’esterno, un centinaio di posti, una cucina con l’area riservata ai cibi per celiaci.
“Un aspetto importante – fa notare Acampora – è che molte persone autistiche sono intolleranti al glutine e così pure in questo caso il rispetto del loro benessere diventa anche quello dei clienti». Il giorno dell’inaugurazione non è stato facile: oltre alla comprensibile emozione, i giovani cuochi e camerieri hanno affrontato la confusione, i controlli della polizia, di routine quando c’è un’alta carica dello Stato, e così via. Tutto, poi, è passato e i settantacinque coperti del primo giorno di lavoro sono stati un risarcimento e un conforto importante sia per Matteo Celeghini, ventiquattro anni, pizzaiolo a tempo indeterminato, che per tutti gli altri lavoratori.
(Giuseppe Franchina)