Siamo tornati nel X Municipio di Roma Capitale per un nuovo controllo riguardo la qualità dell’accessibilità delle persone con disabilità. Purtroppo, non ci sono buone notizie
Qualche tempo fa abbiamo documentato come Ostia Lido, una frazione del X Municipio di Roma, sia poco accessibile per le persone con disabilità. Ieri (19 maggio 2018, n.d.r.) siamo tornati sul luogo del misfatto per verificare se ci fosse qualche miglioramento. Purtroppo non ce ne sono. Anzi, abbiamo potuto constatare nuove problematiche, come la planimetria dei percorsi sensoriali per le persone con disabilità visiva, tratti di pavimentazioni scanalati che permettono (o almeno dovrebbero permettere) alla persona non vedente di capire dove sta andando, se deve girare a destra e sinistra oppure se si trova in procinto di un attraversamento pedonale.
Ostia Lido, in special modo Piazza Anco Marzio (la zona principale dove si radunano turisti e cittadini) ne è provvista, anche se le realizzazioni sono disordinate e insensate. Nelle foto seguenti, infatti, constatiamo come i percorsi si concludano a ridosso di un muro (grande e infelice costante che accomuna varie parti della Capitale), le segnaletiche dedicate siano state ripetutamente vandalizzate, tanto da risultare inutili, alcuni cammini vengano interrotti da bidoni dell’immondizia e un tragitto porti a un punto turistico d’informazione disabitato e in disuso. E come se non bastasse, questi tracciati sono concentrati solo su pochissime zone della piazza (e anche del quartiere), non garantendo di fatto una piena accessibilità per le persone non vedenti.
Il nostro sopralluogo arriva dopo che la piazza è stata ufficializzata come isola pedonale. Purtroppo – partendo dalle vecchie amministrazioni per arrivare al nuovo insediamento -, il problema dei percorsi sensoriali per le persone con disabilità non è mai diventato un tema centrale, e il risultato davanti hai nostri occhi non ha una logica.
NOTA A MARGINE. Come per la nostra precedente inchiesta, anche stavolta segnaliamo quanto sia difficile insegnare senso civico alle persone che, volontariamente, parcheggiano a ridosso di scivoli preposti alla discesa di carrozzine o passeggini.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante