Grazie alla legge Stanca, nel 2004 vengono poste le basi per l’accessibilità digitale
Proprio in questi giorni, più precisamente il 9 gennaio 2024, si è raggiunto l’importante anniversario, il ventesimo, della promulgazione della cosiddetta “Legge Stanca” in Italia. La Legge Stanca è ufficialmente identificata come Legge 4 del 9 gennaio 2004. Questa pietra miliare legislativa, così chiamata in onore del suo promotore, Lucio Stanca – all’epoca ministro per l’Innovazione e le Tecnologie -, ha svolto un ruolo cruciale nell’impulso verso l’accessibilità digitale, con particolare attenzione rivolta ai siti web della Pubblica Amministrazione.
L’accessibilità digitale è semplicemente la progettazione di tecnologie e contenuti online accessibili a tutti, indipendentemente dalle capacità fisiche o cognitive. Ciò include una navigazione intuitiva, la compatibilità con tecnologie assistive, testo alternativo per immagini, sottotitoli e audiodescrizioni per contenuti multimediali. È fondamentale garantire una facile fruizione su diverse piattaforme, adeguati contrasti e dimensioni del testo e l’adattabilità alle preferenze degli utenti. Questa pratica non solo è etica, ma sempre più spesso è anche richiesta per legge.
L’approvazione definitiva della legge ha significato un importante passo avanti nella promozione dell’uguaglianza e dell’inclusione digitale. L’obiettivo principale della Legge Stanca è stato favorire l’accesso agli strumenti informatici per le persone con disabilità, riconoscendo il ruolo fondamentale dell’accessibilità dei siti web nella partecipazione attiva alla vita pubblica.
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi vent’anni, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) sottolinea che l’accessibilità digitale non è ancora universalmente raggiunta, come ben sappiamo. La FISH ribadisce l’importanza di garantire pari opportunità a tutte le persone con disabilità anche nel campo dell’accessibilità digitale. Ciò significa non solo rendere i servizi online accessibili, ma anche promuovere l’inclusione digitale come elemento essenziale per partecipare alla vita sociale e per esercitare i propri diritti fondamentali. La crescente presenza digitale nella società contemporanea rende cruciale l’impegno continuo per migliorare e rimuovere le barriere restanti e garantire che nessuno venga escluso dalle opportunità offerte dalla tecnologia. Che sia per divertimento, per lavoro, per trovare informazioni. In questo contesto, la Legge Stanca ha rappresentato e tutt’oggi rappresenta un punto di partenza significativo, permettendoci di continuare su questa strada. Migliorare l’esperienza web per qualcuno, significa migliorarla per tutti.
(Angelica Irene Giordano)