Secondo uno studio condotto dal Dipartimento di Pedagogia della Columbus University, le persone che praticano il naturismo sono contrarie a commentare o giudicare gli altri per il loro aspetto fisico
Il body shaming, o derisione del corpo, è l’atto di deridere una persona per il suo aspetto fisico. Qualsiasi caratteristica fisica può essere presa di mira: l’adiposità o la magrezza, l’altezza o la bassezza, la presenza, l’assenza o la cura della peluria corporea, il colore dei capelli e l’acconciatura, e la presenza di cicatrici.
Il body shaming non risparmia nessuno: meno di tre mesi fa una famosissima wrestler giapponese, Hana Kimura, si è tolta la vita dopo l’ennesimo commento malevolo sul suo aspetto fisico.
La derisione dell’altro è da considerarsi come forma di bullismo a tutti gli effetti.
Il Dipartimento di Pedagogia della Columbus University ha studiato in maniera approfondita il fenomeno conducendo un’indagine su un campione di cinquantamila volontari, ai quali sono state mostrate diverse fotografie reperite su Instagram: “selfies” di utenti dai connotati più eterogenei possibili. Ebbene, alla fine dello studio, è emerso che le persone meno inclini alla derisione dell’altro per l’aspetto fisico avevano un unico denominatore comune: provenivano da famiglie che praticavano naturismo.
A confermarlo è l’ufficio stampa dell’associazione Anab (Associazione Naturista Abruzzese), che gestisce il Lido Punta le Morge, nel Comune di Torino di Sangro, in provincia di Chieti, l’unica spiaggia naturista italiana autorizzata della costa adriatica.
“Effettivamente non mi stupisce molto il risultato della ricerca americana sul body shaming – dice il delegato di Anab -. I bambini non hanno malizia. I grandi sono pieni di sovrastrutture. Educare i bambini nel rispetto del proprio corpo e nell’accettazione del proprio e di quello degli altri, nella sua totalità, rende liberi! Tutti devono essere liberi di esprimersi. In spiaggia abbiamo anche persone che hanno vistose cicatrici, ma nessuno critica o si permette di giudicare un corpo diverso. Tutti nasciamo nudi d’altronde. Il Naturismo promuove valori importanti: accettazione di sé, rispetto degli altri, tolleranza. Sono valori che ciascun buon genitore desidera trasmettere ai propri figli. L’abitudine alla normalità della nudità fa comprendere quanto irreali siano i modelli di corpo ideale che si vedono in televisione e quanto bello sia invece il nostro corpo, pur con tutte le sue imperfezioni. I veri naturisti sono i bambini e le famiglie, essi hanno la responsabilità per la protezione delle piante e degli animali, sono tolleranti, disponibili e rispettano la proprietà altrui”.
(Giuseppe Franchina)