A Ladispoli, sul litorale a nord di Roma, uscire a fare una semplice passeggiata con i propri figli è diventato, soprattutto per le persone con disabilità, un vero e proprio percorso ad ostacoli, nonché un rischio per l’incolumità degli stessi
Marinella Arnone, trentanove anni, donna con disabilità e madre di due bambini di cinque e due anni, come di consueto, esce per il quotidiano disbrigo delle commissioni. In queste calde giornate estive, complice anche il blocco che ha tenuto “prigioniera” la popolazione per due mesi, estremizzando il desiderio di stare all’aria aperta, si sposta per la cittadina in carrozzina evitando di utilizzare il suo mezzo personale.
Così, una mattina, attraversando il ponte sul fiume Vaccina (vicinissimo al municipio), mentre porta, come ogni mamma, sua figlia in braccio, non riesce ad evitare una delle tante buche che funestano il manto stradale ed i marciapiedi di Ladispoli.
Le conseguenze sono davvero spiacevoli: la bimba viene proiettata in avanti cadendo rovinosamente a terra e riportando diverse escoriazioni. Stessa sorte anche per Marinella, che si ritrova sdraiata sul marciapiede insieme a sua figlia ed entrambe vengono soccorse dalla sua assistente personale.
La donna, residente da molti anni nella cittadina litoranea, conosce bene le criticità del territorio e si è sempre battuta in prima persona per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità ladispolane.
“In quasi quarant’anni di vita a Ladispoli ho visto crescere e migliorare la mia città, avendo la possibilità di partecipare ai suggerimenti per migliorare la vita di chi vive in carrozzina come me – racconta la signora disabile – purtroppo mi rendo conto che c’è ancora molto da fare, considerando lo spiacevole inconveniente di quindici giorni fa quando, percorrendo il ponte vicino al comune, una buca di dimensioni non indifferenti, ha fatto impuntare la mia carrozzina. Avevo mia figlia di due anni in braccio, che purtroppo è caduta ed io vicino a lei”.
“Questo accadimento mi ha lasciato nuovamente l’amaro in bocca – continua Arnone – e non esisterà ostacolo che non mi farà arrivare fino in fondo alla questione, al fine di evitare altri incidenti e di rendere più agevole un attraversamento per tutti”.
(Giuseppe Franchina)