Qualche giorno fa sul nostro sito abbiamo parlato dell’#icebucketchallenge, l’hashtag che in questo periodo sta spopolando sui più importanti social network. Persone dello spettacolo, dello sport e della musica vengono registrate mentre si fanno inondare di acqua ghiacciata, con passaggio del testimone attraverso nomination. Ma i molti vip che conosciamo, soprattutto in Italia, non sembrano aver colto l’obiettivo cardine di questo fresco passaparola.
L’iniziativa in questione infatti è stata promossa dall’Als Association, Associazione no profit per la ricerca contro la Sla. Questa campagna, seguita dagli hashtag #icebucketchallenge e #strikeoutals, consiste in una semplice decisione. Dopo esser stati nominati, bisogna decidere o di fare un video versandosi addosso appunto dell’acqua ghiacciata, oppure donare alla stessa Associazione un piccolo contributo per la ricerca.
In Italia però si sa, la tendenza è di moda e troppo spesso quando una cosa passa nel Bel Paese diventa di “uso comune”. La simpatica iniziativa sociale è stata trasformata in un modo come un altro per divertirsi con le nomination, senza magari specificare la causa di tale gesto. E’ il caso ad esempio di Belen Rodriguez, che nel suo video semplifica la faccenda con l’hashtag #alsicebucketchallenge, senza informare sull’utilità sociale che questa iniziativa comporta, ma limitandosi a nominare i successori. Dal mondo dello spettacolo a quello dello sport, Valentino Rossi è simile: hashtag più video, senza promozione dell’iniziativa. Stesso discorso anche per Laura Pausini.
Questi sono solo alcuni esempi, che non vogliono denigrare il gesto raccolto con partecipazione dai nostri vip, ma vuole essere un suggerimento: bastava qualche secondo in più per specificare e raccontare le motivazioni di questi video.
Tra i vari però, ci sono alcuni che non si sono fermati al semplice hashtag. Tra tutti, spunta la cantante Elisa, la quale non solo ha postato il link dell’Associazione sulla propria Fanpage di Facebook, ma ha anche mostrato nel video il logo dell’Als.
A portare avanti invece un altro concetto umano è Steve-O, famoso comico americano che, sulla sua pagina Facebook, ha lanciato una fortissima critica: oltre a ricordare i vari contatti dell’Als Assosiation ed a sottolineare il messaggio sociale che #icebucketchallenge vuole diffondere, il comico ricorda ai suoi colleghi vip come sia anche cosa giusta poter donare, visto che nella maggior parte dei casi i soldi non mancano. Lo stesso Steve–O dichiara di aver donato alla causa mille dollari per dare il buon esempio. Insieme a lui però, si è unito anche il miliardario Bilzerian che, in un video eccentrico in cui compare anche una capra, specifica di aver donato alla stessa Associazione ben dieci mila dollari. Due esempi molto forti di come si possa decidere di optare per entrambe le vie della nomination.
Questi sono esempi positivi e, purtroppo, anche negativi di come l’informazione sociale possa essere destinata all’oblio attraverso internet. Di certo, chi ne giova in questo momento è la causa. In una nota apparsa sul sito infatti, l’Associazione Als ha stimato in data 20 Agosto le cifre della raccolta fondi: 31,5 milioni di dollari a fronte dei quasi 2 milioni raccolti nello stesso periodo dell’anno precedente.
Per saperne di più comunque su questa iniziativa, partita dal 29enne ex giocatore di Baseball di nome Pete Frates, a cui è stata diagnosticata la Sla due anni fa, è possibile visitare il sito www.alsa.org. Per ricevere invece le informazioni su come donare per aiutare nella ricerca, è possibile scrivere una mail a donations@alsa-national.org.