Il Parlamento ha convertito in legge il Decreto-Legge 39/24 confermando le restrizioni, sancite a marzo, sulle agevolazioni fiscali in ambito edilizio, andando ad impattare negativamente anche sulle spese per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Oggi la Camera ha votato, approvandola definitivamente, la normativa che renderà legge il D.L. 39 del 2024 “Disposizioni urgenti in materia di agevolazioni fiscali”, già approvato dal Senato, nelle scorse settimane, e che dal momento della sua entrata in vigore ha modificato, tra le altre cose, le regole per la cessione del credito e per lo sconto in fattura. Questo decreto, che dopo quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo di conversione diverrà legge, ha toccato varie agevolazioni fiscali richiedibili sui lavori di ristrutturazione, tra cui quelli volti all’abbattimento delle barriere architettoniche, andando così a togliere alle persone con disabilità degli importanti aiuti fiscali per quelle modifiche strutturali utili, se non essenziali, per permettere loro di godere appieno dei propri spazi abitativi.
Il Decreto, in quando D.L., è vincolante. Non appena pubblicato, quindi già prima della sua conversione in legge, stabilisce al suo articolo 4 che le agevolazioni come il bonus 110% che copriva anche i costi dell’eliminazione delle barriere, si applicano solamente alle spese sostenute fino al 30 marzo 2024. Prevedendo però a questa regola delle eccezioni, ovvero gli sconti e le agevolazioni si applicheranno a quelle somme spese dopo il 30 marzo di quest’anno, a patto che prima di tale termine sia stata presentata la richiesta del titolo abitativo, sia già stato contratto un accordo tra le parti riguardante la fornitura dei servizi, anche nei casi in cui non era necessario richiedere un titolo abitativo (documento che attesta la conformità dell’intervento alle norme urbanistiche ed edilizie vigenti) se è già stato versato un acconto sul prezzo dei lavori.
Ad aprile, alcune tra le più importanti associazioni del Terzo Settore hanno chiesto al Senato della Repubblica, attraverso memorie scritte e audizioni, di modificare il testo normativo. Tra queste vi è la Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha presentato una proposta emendativa volta a permettere alle persone con disabilità, di continuare a godere delle agevolazioni fiscali per le barriere architettoniche senza essere limitate dalle nuove previsioni.
Vedendo il testo approvato dai senatori e monitorando il lavoro svolto dalla Commissione Finanza della Camera, risulta evidente come questa richiesta non sia stata ascoltata, e quindi le agevolazioni fiscali disponibili per rendere concreta l’accessibilità delle proprie case e abitazioni, continueranno ad essere regolate dalla stretta stabilita a marzo. Per quanto questa decisione sia problematica per le persone con disabilità e il loro diritto a vivere in un ambiente senza barriere, ci sono, per fortuna, ulteriori agevolazioni che non sono modificate dalle recenti norme. Per avere un quadro chiaro della situazione si consiglia la visione del webinar che la Fish ha dedicato a questo tema (https://www.youtube.com/watch?v=ZmeAL4m5y98).
(Articolo di Elisa Marino)