Il mese scorso si è svolta a Roma la terza edizione di Maker Faire, la fiera internazionale delle invenzioni. La città universitaria della Sapienza ha ospitato seicento espositori provenienti da tutto il mondo.
Le innovazioni hanno riguardato vari ambiti tra i quali lo spazio, la robotica, l’archeologia e la tutela dei beni culturali. Un esempio di quest’ultimo ambito è la ricostruzione in 3d del sito archeologico di Palmira, distrutto dall’Isis in Siria. Ma lo spazio espositivo su cui vogliamo accendere i riflettori è quello dedicato alle innovazioni volte a migliorare la vita delle persone con disabilità. All’interno del padiglione O, infatti, vi erano invenzioni come una mano bionica in 3d, allo stesso modo è stata realizzata una incubatrice, comodamente trasportabile, dal costo molto inferiore al normale. Entrambi i prototipi, presentati dalla Onlus Open Biomedical Initiative, grazie alle caratteristiche menzionate, nascono per essere utilizzati anche in contesti lontani come l’Africa e i Paesi in via di Sviluppo.
Ricordiamo poi il pupazzo che aiuta le persone affette da autismo ad interagire con il mondo attraverso il tatto e i colori, realizzato dall’associazione Beste Ozcam in collaborazione con il centro di neuro-psichiatria infantile di via dei Sabelli a Roma e il CNR. Nel padiglione erano presenti anche l’applicazione Braille per Smartphone e tablet, nonché il bastone hitech per non vedenti. Tra le innovazioni c’è inoltre il comunicatore per le persone affette da Sla. Segnaliamo poi il sistema di comunicazione per le persone sordocieche, sistema che rielabora il linguaggio dei segni in modo da essere letto attraverso il tatto. Un grande contributo alla costruzione di ausili per le persone disabili lo ha dato la robotica, tra i tanti dispositivi presentati menzioniamo l’esoscheletro capace di far camminare le persone che utilizzano abitualmente la sedia a ruote.
Quello che ci preme sottolineare è l’importanza dell’allestimento di un padiglione sul tema della disabilità all’interno di una fiera importante come la Maker Faire. Ciò indica un’attenzione verso questi temi che non sempre appare altrettanto forte da parte delle istituzioni. La visita a questo padiglione rivela quanto la tecnologia oggi sia utile e possa rendere più facile la vita a persone che hanno difficoltà a compiere le attività quotidiane e forse questo spiega il grande interesse che ha suscitato tra i visitatori.
Enrichetta Alimena