Grafica, gestione di biblioteche pubbliche e produzione di libri non bastavano punto adesso Officine Gutenberg entra a pieno titolo nel mondo dell’editoria
La città di Piacenza vede sorgere una nuova voce nella scena editoriale nazionale, grazie all’iniziativa della cooperativa sociale Officine Gutenberg. Offrendo infatti un approccio originale nella pubblicazione di libri, la cooperativa ha deciso di espandersi ulteriormente nell’ambito dell’editoria tradizionale, creando la casa editrice indipendente [LOW]. La peculiarità di [LOW] risiede nel suo impegno a rappresentare le voci spesso trascurate nel territorio delle proprie radici emiliane.
Officine Gutenberg, con oltre quindici anni di esperienza nell’accompagnare persone con fragilità nel mondo del lavoro, ha lavorato principalmente nel settore dell’editoria e della comunicazione, creando spazi per individui con disabilità in un campo spesso carente della loro rappresentanza. La cooperativa ha affinato le proprie competenze nell’ambito della grafica, della gestione di biblioteche pubbliche e della produzione artigianale di libri, quaderni e agende. Il coinvolgimento attivo dei dipendenti fragili in tutte le fasi del processo editoriale, dalla realizzazione alla distribuzione e al book-crossing, ha reso Officine Gutenberg un esempio virtuoso d’integrazione.
Recentemente, Officine Gutenberg ha intrapreso un percorso inusuale – considerando il processo ora in atto della digitalizzazione -, quello di esplorare l’editoria tradizionale, fondando Edizioni Officine Gutenberg. Questa iniziativa ha rapidamente ottenuto riconoscimento e apprezzamento a livello locale e adesso anche nazionale, con una serie di collane editoriali incentrate sul turismo sostenibile, la valorizzazione del territorio e la promozione della cultura e delle tradizioni locali.
Basandosi sulla loro esperienza, che ha confermato il successo del loro progetto e il coinvolgimento sempre maggiore delle persone in condizione di fragilità, Officine Gutenberg ha deciso di varcare i confini regionali, dando vita a [LOW], una casa editrice che mira a conquistare il mercato italiano.
Il nome [LOW] è stato scelto con cura, rappresentando l’essenza della neonata casa editrice. Giovanni Battista Menzani, responsabile per l’editoria di Officine Gutenberg e direttore editoriale di [LOW], spiega: “Cercavamo qualcosa che avesse a che fare con una voce che arriva dal basso, una voce non urlata, ma forte e gentile. Il nome era inizialmente provvisorio, poi ci siamo affezionati: e adesso ci piace. Perché veniamo tutti da terre basse, ovvero dalla grande pianura padana”. E poi, in tono leggero, la casa editrice racconta che si chiama così anche perché LOW “è un grande album di Bowie”, “perché si presta bene ai giochi di parole” e perché no, “perché suona bene”.
[LOW] ha dichiarato le parole d’ordine della sua missione editoriale: letteratura e fragilità. La casa editrice sta mirando a promuovere la diversità, contaminando il panorama letterario nazionale con voci rappresentative della complessità umana. [LOW] abbraccia l’idea di storie autentiche, in controtendenza con ogni canone mainstream.
Con il lancio dei primi due titoli, Muretti a secco – La ricchezza della semplicità, di Vittorino Andreoli e La nuova Spoon River, di Edgar Lee Masters, a cura di Alberto Cristofori, [LOW] promette di portare una ventata di freschezza nel panorama editoriale italiano e di aprire nuovi spazi per voci spesso trascurate.
A gennaio la nuova uscita Ripartire da qui – Da Barbiana a Ivrea, da Matera a Cinisi: dov’è finita l’Italia migliore?. Dieci autori e autrici che hanno realizzato altrettanti reportage in Italia, ripercorrendo gli insegnamenti rivoluzionari in campo sociale, politico ed educativo del nostro paese.
(Angelica Irene Giordano)