Il 24 aprile alla Sustainable Brands Conference di Parigi la Lego Foundation e Lego Group hanno presentato un progetto pilota che aiuterà i bambini non vedenti e ipovedenti ad apprendere il Braille attraverso il gioco utilizzando mattoncini speciali
L’idea alla base di LEGO Braille Bricks è stata proposta per la prima volta alla LEGO Foundation nel 2011 dall’Associazione Danese dei Ciechi e ancora nel 2017 dalla Fondazione brasiliana Dorina Nowill per i non vedenti. Da allora il progetto è stato ulteriormente perfezionato in stretta collaborazione tra le associazioni di ciechi di Danimarca, Brasile, Regno Unito e Norvegia.
I promotori del progetto pilota sostengono che il prodotto potrebbe trasformare la lettura per bambini ciechi e ipovedenti, rendendo l’esperienza dell’apprendimento Braille più inclusiva e aiutando a combattere quella che è stata definita una “crisi di alfabetizzazione Braille“. Infatti “con migliaia di audiolibri e programmi per computer ora disponibili, un minor numero di bambini sta imparando a leggere il Braille“, ha affermato Philippe Chazal, Tesoriere dell’European Blind Union, durante la presentazione.
Anche in Italia le circa 2.600 le persone con problemi visivi in età scolare grazie alla semplicità di accesso a mezzi di comunicazione con la voce digitale, sempre di più si allontanano dallo studio del codice Braille così da risultare di fatto analfabeti.
La conoscenza del Braille è fondamentale non solo per imparare a leggere e scrivere ma anche per l’apprendimento di competenze chiave utili per rendere le persone non vedenti più autonome e spendibili anche nel mondo del lavoro al pari degli altri. Le nuove tecnologie hanno rafforzato di fatto la dipendenza dall’audio, ma attraverso questo non è possibile apprendere in modo efficace competenze come l’ortografia e la grammatica, senza parlare della matematica complessa.
I mattoncini LEGO Braille saranno un gioco completamente inclusivo perché conterrà sia caratteri dell’alfabeto braille e sia caratteri in rilievo stampati per persone vedenti. LEGO dichiara che questi nuovi mattoni saranno “pienamente compatibili” con i mattoncini tradizionali.
I Braille Bricks saranno ora testati nelle scuole in portoghese, danese, inglese e norvegese, mentre le versioni spagnola, francese e tedesca saranno testate entro la fine dell’anno. Il kit conterrà circa 250 mattoncini LEGO Braille che coprono l’intero alfabeto, i numeri da 0 a 9, e i simboli matematici. Nel 2020 finita la fase di test sarà distribuito gratuitamente alle istituzioni selezionate.
“I bambini ciechi e ipovedenti hanno sogni e aspirazioni per il loro futuro come bambini vedenti”, ha dichiarato John Goodwin, CEO della Fondazione LEGO. “Hanno lo stesso desiderio e bisogno di esplorare il mondo e socializzare attraverso il gioco, ma spesso affrontano l’isolamento involontario come conseguenza dell’esclusione dalle attività. Nella Fondazione LEGO, crediamo che i bambini imparino meglio attraverso il gioco e, a loro volta, sviluppino l’ampiezza di abilità, come creatività, collaborazione e comunicazione, di cui hanno bisogno nella 4a Rivoluzione Industriale. Con questo progetto, stiamo portando un approccio giocoso e inclusivo all’apprendimento del Braille ai bambini. Spero che i bambini, i genitori, gli operatori sanitari, gli insegnanti e i professionisti di tutto il mondo siano eccitati quanto noi e non vediamo l’ora di vedere l’impatto positivo”.
Articolo di Massimo Guitarrini