La storia di Andrea Stella e del suo catamarano, il primo completamente accessibile per le persone con disabilità motoria
Si è tenuta a Venezia la tredicesima edizione della Barcolana, e a questa importante regata internazionale che si svolge ogni anno, la prima domenica di ottobre, non poteva mancare Andrea Stella, con il suo catamarano senza barriere.
La storia di Andrea racconta la possibilità di riscatto, di un ragazzo che si trova improvvisamente a vivere la condizione di persona con disabilità motoria; infatti durante una vacanza in Florida viene aggredito e colpito da due colpi di pistola da due malviventi che avevano cercato di rubare la sua auto. Così Andrea perde l’uso degli arti inferiori e si rende conto di tutte le difficoltà quotidiane che le persone con disabilità devono affrontare per vivere una vita piena. Decide però di non arrendesi e di seguire la sua grande passione, la vela, che diventa strumento per la sua rinascita.
Andrea Stella riesce a costruire il primo catamarano al mondo senza barriere architettoniche. Il progetto è stato possibile dopo attente analisi sugli strumenti di accessibilità necessari. Il catamarano chiamato “Lo Spirito di Stella”, infatti, è dotato di montacarichi per l’imbarco, passerelle per il passaggio agevole da una parte all’altra dell’imbarcazione, servizi igienici e cucine accessibili all’equipaggio con disabilità e ogni altro spazio o strumento di navigazione.
Nel 2003 si costituisce l’associazione Lo Spirito di Stella, che permette a tante persone con disabilità motoria di vivere un’esperienza unica. Durante la navigazione, infatti, si impara a contare sulle proprie capacità e ad inserirle in un armonico gioco di squadra. Andrea Stella e la sua associazione si sono fatti ambasciatori dei diritti delle persone con disabilità. Il velista vicentino, partito da Miami, il 23 maggio 2017, ha ricevuto dalle mani del Segretario dell’Onu Antonio Guterres la Convenzione dei Diritti delle Persone con Disabilità approvata nel 2006, per portarla con sé durante la traversata oceanica, che lo ha poi riportato in Europa e alla fine in Italia, dove ha incontrato Papa Francesco. Durante l’incontro con il Pontefice, Andrea Stella ha pronunciato parole significative, che danno il senso del suo impegno: “E’ stata una grande emozione, dice, un momento importante perché questa Carta consente di tutelare ogni giorno i diritti delle persone con disabilità. Per me la barca è un paradosso: vorrei che fosse più semplice attraversare in carrozzina Roma, che oltrepassare l’oceano con il catamarano”.
Con la costruzione del primo catamarano al mondo senza barriere, Andrea Stella vuole dimostrare che anche gli spazi più stretti possono essere resi accessibili, e con i giusti accorgimenti tutti possono godere del senso di libertà che si prova su una barca a vela. Qui, infatti, puoi solo farti portare dal vento ed imparare ad assecondarlo.
Arrticolo di Enrichetta Alimena