I “Ladri di Carrozzelle” compiono venticinque anni di carriera. Un traguardo che simboleggia quanto la musica sia capace di unire intenti e capacità comuni. Quando si cerca di dare vita a qualcosa di innovativo, si comincia sempre per gioco, con quell’incredulità, quello stupore fanciullesco che solo le prime volte conservano. Lo stesso stupore che ti fa rendere al meglio anche quando vedi realizzato ciò che fino a poco tempo prima credevi possibile solo nei sogni, è proprio questa la benzina che brucia le tappe del successo. Riuscire ad emozionarsi ancora, nonostante il passare degli anni. Così potremmo sintetizzare la filosofia di vita che regna all’interno della band arrivata a festeggiare un quarto di secolo tra i professionisti, quelli che, oltre le camerette dei loro amici, riescono a riempire i palchi con sotto il pubblico in delirio che urla solo il loro nome.
Il gruppo musicale è composto in prevalenza da ragazzi affetti da distrofia muscolare, patologia che atrofizza i muscoli e costringe a vivere su una sedia a ruote, con la paralisi progressiva degli arti. L’idea di mettere su una band nasce in maniera embrionale, precisamente nel 1988, quando, in un centro sociale romano in zona Magliana, dei ragazzi decidono - insieme a dei volontari della Uildm - di unirsi per suonare insieme: normodotati e distrofici. La cosa piacque non poco, infatti cominciò a farsi strada una formazione musicale col nome “La Banda del Buco”. La novità principale era che sei distrofici riuscivano a suonare una batteria, smontata in vari pezzi, e con l’aiuto dei volontari che suonavano chitarra, basso e sax riuscivano a creare delle armonie musicali, sino ad arrivare alla realizzazione di brani piuttosto innovativi per l’epoca.
La “Banda” durò un paio d’anni, poi si sciolse. L’intento e la volontà di proseguire il sentiero musicale, però, rimase. Così, nell’estate del 1990, Paolo Falessi coinvolse dei ragazzi in carrozzina - distrofici - e nacquero i “Ladri di Carrozzelle”. Il nome fu scelto proprio da un componente del gruppo, che ispirandosi alla band di Paolo Belli, “Ladri di Biciclette”, disse: “Chiamiamoci ‘Ladri di Carrozzelle’, tanto con le biciclette che ci facciamo?”. Il debutto ufficiale nel panorama musicale avvenne il 1 Maggio del 1995, quando furono invitati a partecipare al celeberrimo Concertone, in Piazza San Giovanni a Roma. Ricordo indelebile, come confermano le parole di Falessi: ”Saliti sul palco fummo impressionati dal ruggito del pubblico. C’erano centinaia di migliaia di persone. Finito il pezzo eravamo così sconvolti che non riuscimmo a parlare per una buona mezz’ora. Quel giorno però ci convincemmo che potevamo puntare più in alto e che da un gruppo di amici con la passione del rock potevamo diventare musicisti professionisti”.
Nello stesso anno, infatti, nacque la Cooperativa “Ladri di Carrozzelle” che ha fatturato in oltre dieci anni 400mila euro, riuscendo ad attuare anche una politica di assunzione a livello occupazionale. Il tutto grazie ai vari concerti e le sponsorizzazioni. Attualmente, con la crisi che ha colpito anche l’industria discografica, i bilanci non sono altissimi ma c’è la voglia di continuare: “Noi non molliamo – dicono – e oggi il nostro prossimo obiettivo è quello di raccogliere i fondi per realizzare una casa famiglia, in cui possano andare a vivere le persone disabili dopo la morte dei loro genitori”. La formazione musicale è cambiata con il passare del tempo, in quanto i primi membri del gruppo non sono più in grado di suonare, ma il successo ottenuto è la dimostrazione che questa realtà musicale in continua evoluzione, gode ancora di ottima salute.
I “Ladri” vantano sette album (cinque in studio, due dal vivo) e sei singoli, hanno realizzato mille concerti totali girando l’Italia tra teatri, scuole e piazze italiane.