Una Web serie racconta cinque esempi di vite ricche e serene, nonostante la patologia cronica. Il segreto? Informazione e aderenza alle cure
Nessuno dice che convivere con una malattia cronica sia una passeggiata. Nessuno vuol far credere che qualche piccolo accorgimento ne cancellerà i sintomi. E nessuno pensa di instillare la falsa speranza di una improvvisa guarigione. D’altronde, se non fossero così ostinate, patologie come il lupus o la spina bifida non sarebbero accompagnate dall’aggettivo “croniche”.
Cancellare le malattie croniche, oggi, non è possibile, ma questo non vuol dire che non ci si possa convivere. Anche bene, se si rispetteranno i ritmi e le regole suggeriti dagli specialisti. È questo il messaggio di fondo della Web serie Segui la Vita, realizzata dal Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici-Cittadinanzattiva. La mini serie, fruibile sul canale YouTube del progetto, consta di cinque puntate, ognuna delle quali racconta la storia di una diversa persona che ha una patologia cronica.
Giusi, Lorenzo, Maria Pia, Sara e Silvia raccontano, nei cinque episodi di Segui la Vita, in cosa consiste la malattia di cui sono portatori e in che modo influenza la loro vita, ma soprattutto di come riescono a gestirla. Emergono gli errori tipici che si fanno all’inizio, quando si rifiutano le terapie, quando si minimizza sulla gravità della situazione; ma soprattutto si racconta di come si riesca ad arrivare all’accettazione e alla cura responsabile, con il conseguente miglioramento della qualità della propria vita. È così, per esempio, che una donna sieropositiva racconta con serenità la propria esistenza, piena di affetti e soddisfazioni, grazie all’informazione e all’aderenza alle cure.
Al progetto hanno partecipato Afadoc (Associazione Famiglie di Soggetti con Deficit dell’Ormone della Crescita ed Altre Patologie), Anmar (Associazione Nazionale Malati Reumatici), Asbi (Associazione Spina Bifida) e Lila (Lega Italiana per la Lotta Contro l’Aids), con il contributo di Merck.
Articolo di Manuel Tartaglia