Secondo il mito, l’Araba Fenice è un animale mitologico che simboleggia il ciclo della morte e della rinascita naturale di un uomo che compie nella sua vita. Così, l’animo si evolve e può continuare la sua esistenza, forte delle esperienze passate. Questa leggenda ha origine in Egitto – secondo gli scritti di Erodoto -, il cui nome originale si riteneva essere la Fenice Bennu, connessa fortemente con la ciclicità della vita (morte e resurrezione), e quindi all’eternità dello spirito. Siamo di fronte a una metafora della vita, in quanto, nel bene o nel male, ognuno di noi è preso ad affrontare i propri ostacoli. Per alcuni possono essere più semplici, per altri molto ardui. L’importante, però, è ricavarne una lezione, un significato che ci permetta di andare avanti e rialzarci anche nel momento della sconfitta.
Rivincita, il libro pubblicato dalla casa editrice Puntidivista, si pone come un mantra per chi ha bisogno di riscattare il proprio animo, a fronte di un evento traumatico. Il testo racconta la realtà del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa (GSPD), team composto da militari italiani che, a causa di un incidente di servizio, hanno riportato traumi o disabilità. Il GSPD nasce il 22 dicembre 2014 con la finalità, appunto, di «sostenere il recupero fisico, morale, mentale e sociale di chi ha una disabilità permanente contratta per servire il Paese», come si legge nel libro. «L’Italia, in questo, ha un grande merito e primato: solo qui, infatti, si può rientrare in servizio anche con una disabilità nel Ruolo d’Onore e restare militari a tutti gli effetti». Alla base, lo sport: il GSPD, infatti, usa la pratica sportiva come motore per il reinserimento lavorativo e sociale. Un motore che spinge queste persone a darsi una seconda possibilità, a risollevarsi dalle proprie ceneri, come una fenice.
In sostanza, Rivincita è un insieme di storie, uomini e donne che hanno deciso di non cedere al pietismo e alla vergogna del loro nuovo status, del loro nuovo corpo, ma hanno lottato per definire la propria dimensione, la propria esistenza. Il volume percorre non solo la storia di questo gruppo, ma raccoglie interviste ai protagonisti, che rivelano i loro incidenti, i loro pensieri e la decisione di lottare per non arrendersi all’evidenza. È un libro che tasta diversi aspetti umani: abbiamo la psicologia, l’attività fisica come funzione riabilitativa, il reinserimento sociale e lavorativo. Ogni storia percorre tutti questi concetti: l’incidente, la perdita di un arto o di uno dei cinque sensi, il dolore psicologico, l’isolamento, il tempo per riorganizzare la propria vita, le nuove possibilità, i nuovi limiti e la decisione di aggredire le avversità.
In tutto ciò, come anticipavamo, lo sport è il motore delle storie. Dopo il proprio incidente, la persona ha saputo riorganizzare la propria esistenza grazie alla pratica sportiva. E qui, il libro diventa ancora più interessante. Perché se da un lato abbiamo un volume che aiuta a comprendere cosa significhi vivere una condizione di disabilità nella società attuale, esso si prefigura come una mappa illustrativa in merito alle discipline sportive per persone con disabilità presenti sul territorio italiano. Un messaggio indirizzato soprattutto ai giovani con disabilità, impauriti dal provare o anche solo dall’uscire dal comfort della casa.
Non a caso, parliamo di persone. Perché, sì, siamo soliti accostare personaggi mediaticamente famosi con sport per disabili: basti pensare a Alex Zanardi, Giusy Versace, Bebe Vio. Anche loro sono storie di rivincita, di epopee psicologiche e fisiche significative. Il libro di Puntidivista, però, indaga nella quotidianità di persone ordinarie, che non vengono definite straordinarie perché nella disabilità hanno ritrovato un scopo, ma perché di fronte a una nuova condizione personale hanno saputo reagire.
Rivincita non è un libro come gli altri. È una visione dolceamara della vita. Ogni componente del GSPD si racconta con lucidità e calore, non nascondendo gioie e rimpianti. Ogni storia è una lezione, ma è anche amore e passione per il proprio lavoro, l’espressione della volontà di difendere il proprio Paese e la necessità di non arrendersi di fronte a difficoltà – da fuori – insormontabili.
Puntidivista ha creato un lavoro ben fatto, curato nei minimi dettagli, in cui le sbavature sono assenti. Riferimenti storici, spazio a commenti personali, schede informative sugli sport per persone con disabilità e sulle varie manifestazioni internazionali: tutto questo risalta l’immagine di una vita che non deve essere mai abbandonata, anche di fronte al più irreprensibile dei problemi. Rivincita può essere tranquillamente definito come un libro da studiare, un testo che va fatto leggere alle nuove generazioni. Non solo per conoscere la disabilità in tutti i suoi aspetti, ma anche per scoprire che la vita concede sempre una seconda possibilità.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante