In Italia la spesa dedicata alla protezione sociale che alta, ma non lo è altrettanto quella pro capite
Nonostante l’attenzione generale che l’Italia riserva alle persone con disabilità rispetto alla media dei paesi europei, la spesa in termini pro-capite è inferiore. Il dato è emerso nella ricerca Istat “La spesa dei Comuni per i servizi sociali. Anno 2020”. La quota del Pil destinato alla protezione sociale è del 34,3% (in Europa è in media del 31,7%), il diritto fondamentale definito come l’insieme di politiche attuate per ridurre e prevenire lo stato di vulnerabilità dei cittadini, come l’utilizzo di redditi base per la disoccupazione, la pensione o l’invalidità e l’accesso a un’assistenza sanitaria gratuita e a diversi servizi pubblici. Un dato economico importante, che valorizza chi si occupa dei bisogni delle persone con disabilità e facilita un inserimento in società delle stesse. Eppure, la spesa per ognuna di queste persone è di 9.316 euro annui (sempre nel 2020), contro i 9.536 euro utilizzati pro-capite a livelli europei.
Si evidenzia così una carenza a livello di servizi di natura socioassistenziale e socioeducativi nel nostro Paese, sia per le disabilità, sia per le famiglie. La protezione sociale è principalmente attiva nell’ultimo arco della vita dei suoi cittadini; l’Italia insieme a Francia e Olanda ha molta cura dei propri anziani. Spese che si assottigliano però man mano che si scende verso il Sud: “Quasi il 30% dei Comuni del Mezzogiorno non offre il servizio di assistenza domiciliare agli anziani in condizioni di fragilità, che prevede un supporto per la cura della persona e dell’abitazione”, si legge nel testo. Welfare in metà Italia carente per ogni tipologia di cittadino: dagli anziani, ai giovani, ai disabili.
I dati sono stati raccolti durante la pandemia, momento in cui sono state soverchiate le criticità che ci sono sempre state, ma che non erano ancora abbastanza visibili. Nel 2020 il calo dei servizi forniti è stato talmente evidente per forza di cose, che la crescita della spesa per l’assistenza alle persone con disabilità ha registrato il dato negativo di -5,9% rispetto all’anno precedente. La speranza è vedere un miglioramento dei servizi di assistenza e un implemento delle spese per gli individui fisicamente e mentalmente fragili già nei prossimi report Istat.
(Angelica Irene Giordano)