Apre una nuova libreria a Napoli, ma non è accessibile alle persone con disabilità motoria
Spesso sentiamo parlare di accessibilità. Un termine che rappresenta un indice di civiltà per ogni paese che se ne fa carico attraverso leggi e normative. Il Parlamento italiano ha ratificato nel 2009 la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità assumendosi la responsabilità dell’abbattimento delle barriere architettoniche che limitano la fruizione di un servizio da parte di un individuo con limitazioni temporanee o permanenti. In suddetta Convenzione si parla, infatti, di diritto alla libertà di movimento all’interno della propria abitazione così come, per esempio, del diritto di accedere a luoghi e uffici pubblici, di prendere un autobus o la metropolitana, di andare al cinema o di accedere a una spiaggia durante una vacanza, oppure di usare un bagno pubblico.
Tutto ciò è chiaramente definito dal Decreto Ministeriale 236 del 1989, nel quale si pone subito l’accento su un punto fondamentale: le barriere architettoniche non sono solamente quelle fisiche, ovvero quelle risolvibili con la classica rampa. Il campo è molto più ampio e comprende qualunque tipo di struttura, ostacolo, segnale che crei un impedimento e renda inagibile o difficilmente fruibile un luogo o un servizio.
Tante sono le migliorie fatte per modificare le costruzioni già esistenti o nella progettazione di nuovi edifici, ma altrettanti sono i casi in cui muoversi in libertà e in modo indipendente può essere difficile, se non impossibile.
Altro che barriere architettoniche. Mi sono sentita esclusa e ho dovuto rinunciare a entrare: è questa la vera innovazione in una città come la nostra?”.
A parlare, al giornale Il Mattino di Napoli, è Lucia Valenzi, figlia dell’ex sindaco Maurizio e presidente dell’omonima fondazione, che denuncia gli ostacoli per i disabili nella nuova libreria The Spark, inaugurata lo scorso 27 febbraio in piazza Bovio. Una struttura a tre piani dal design molto innovativo che non permette, però, alle persone con disabilità motoria di accedervi.
A seguito delle rimostranze della Valenzi, la direzione della biblioteca ha promesso che l’edificio sarà reso accessibile al più presto.
(Giuseppe Franchina)