Idealizzarsi in un canone estetico mai creato prima, fino ad attribuire senso a quella nuova immagine, in contrasto con la diffusione di un erroneo ideale dato dalla società. Se Viktoria Modesta pone la disabilità nell’immaginario collettivo di corpo grazie alla canzone Prototype (per approfondire, cliccare qui), l’Abilissimi Fashion Show inserisce bellezza ed abilità all’interno di un nuovo contesto socio-culturale, nel quale una sfilata di moda con modelle con Sindrome di Down abbatte i muri dell’ignoranza. Organizzata dall’Associazione Culturale Abilissimi, l’evento del 16 gennaio 2016 – andato in scena nella Galleria Alberto Sordi (Roma) – ha sicuramente sottolineato un esempio italiano degno di eccellenza, dove le tematiche della moda, del ballo e, soprattutto, del sociale, hanno creato una fusione culturale encomiabile.
Dimenticate i preconcetti sulla disabilità, abbandonate le vostre enciclopedie mistiche basate sul pietismo. La sfilata di moda rivaluta ogni pregiudizio culturale, con un blue carpet sul quale sfilano modelle con Sindrome di Down, normodotate e mamme delle modelle disabili, al fine di consolidare l’immagine di una possibile e raggiungibile – e non poi così utopica – inclusione ed integrazione sociale. A darne prova sono le stesse protagoniste, quelle ragazze definite non abili, che in pochi passi mostrano grandissima qualità nel mettere a frutto gli insegnamenti sul portamento e sulla danza, mettendo in risalto con grande emozione – ed anche un pizzico di narcisismo – gli abiti firmati dalle stiliste Maria Grazia Panizzi, Cristina Gavioli e dal marchio fashion DMYD, messi a disposizione dalla boutique di Moda TIVÀ. Durante la serata spazio anche a FinestrAperta: una delegazione del progetto editoriale infatti è salita sul palco per raccontare la realtà di Radio FinestrAperta come veicolo di comunicazione sociale.
L’Assessore alla Cultura del I Municipio di Roma, Andrea Valeri, sottolinea quanto eventi sociali di questo tipo siano importanti per il concetto stesso di cultura: “Tra chi sfilava non c’era differenza. Questo avviene anche all’interno di chi fa radio web, in teatro, a chi ha educato l’anima ad una sensibilità diversa e guarda la realtà con occhi diversi. La cultura è esattamente questo: non ci sono barriere”. Dello stesso avviso è il presidente dell’Associazione Abilissimi, Angelo Vegliante: “Noi sfidiamo il concetto. Ci siamo stancati di parlare di diversamente abili, è un termine superato, antico, medievale. Quindi parliamo di abilissimi: la diversità sta nella loro abilità, non nella loro disabilità”. Importante è stato anche l’apporto dato a titolo volontario da maestri di ballo e portamento, che hanno permesso alle ragazze di esibire i risultati del loro allenamento. “Fare queste lezioni ti lascia dentro un segno importantissimo” – spiega Francesca Del Toro, ex ballerina del programma televisivo Amici 13 - “Dietro le quinte le modelle erano emozionatissime, non vedevano l’ora di andare in scena. Per loro è una gioia immensa, come lo è per me: di solito non sono così agitata, ma questa sera (il 16 gennaio 2016, NdA) ero emozionatissima, perché sapevo tutto il preparato che c’era stato. E’ stata una bellissima serata”. Alla fine dell’evento, Selena, una delle modelle protagoniste insieme a Francesca, Camilla e Livia, ha lanciato un importante messaggio personale rivolto anche a chi vive negativamente la propria condizione di disabilità: “Sono una ragazza matura e sono me stessa, capace di abbattere tutto”.
Per riascoltare le interviste integrali ai protagonisti, di seguito è presente il podcast:
Articolo, interviste e foto di Angelo Andrea Vegliante
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