La Medicina di Genere è l’approccio medico che distinge sintomi e cure a seconda del sesso del paziente. Nonostante a livello globale sia troppo poco applicata, l’Italia si distingue per essere il primo paese ad avere una legge a riguardo
L’Italia è il primo Paese al mondo ad avere una legge sulla Medicina di Genere. Il 13 giugno 2019 è stato adottato e successivamente approvato, il “Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di genere”. L’Italia si sta fortemente muovendo verso questa innovazione sanitaria, imponendosi come avanguardia per il resto d’Europa e ospitando il 16 e 17 settembre scorso, il decimo congresso della International Society of Gender Medicine (IGM) a Padova. E ora, a quasi un mese di distanza, il 20 ottobre viene organizzato il primo vero convegno sulla Medicina di Genere a Cagliari, in cui discutere dell’applicazione del Piano Nazionale.
Ma cos’è la Medicina di Genere? Questa disciplina parte dal presupposto che donne e uomini soffrono le malattie in modo differente e bisogna tenere conto di diversi fattori, volti a influenzarne la sintomatologia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha esaminato in questi anni le differenze a livello biologico (sesso di appartenenza) e la frequenza, i disturbi e la gravità delle malattie che colpiscono uomini e donne. La Medicina di Genere fra i fattori influenti annovera anche lo stile di vita come l’alimentazione e la pratica di attività fisica, il contesto ambientale, socioculturale ed economico.
È importante far notare che la Medicina di Genere non si occupa solo della salute delle donne e non si limitata alle malattie degli organi di riproduzione. È anzi l’approccio più inclusivo, che s’impegna nella salute di entrambi i sessi, su nuovi livelli di analisi. Riuscire ad avere un quadro clinico più specifico sulla persona, basato su fattori sia biologici che ambientali, permette infatti una corretta prevenzione e una terapia più appropriata per ogni persona. Storicamente l’uomo è sempre stato preso a modello come esempio universale per ogni patologia medica. L’errato pregiudizio scientifico era quello per cui la donna fosse diversa dall’uomo solo per le dimensioni fisiche. Quindi, bastava diminuire il dosaggio delle medicine per poterla curare.
È del 1991 il primo studio sulla Medicina di Genere: la cardiologa americana Bernardine Healy metteva in evidenza quanto fosse erronea la convinzione per cui le malattie cardiache fossero principalmente maschili. Ciò portava a ritardi nelle diagnosi e nelle cure nelle donne. E, successivamente, a terapie inappropriate.
Lo sapevate per esempio che l’uomo soffre meno frequentemente di osteoporosi rispetto alla donna, ma che, in queste condizioni se dovesse contrarre una frattura, avrebbe una probabilità di mortalità quattro volte maggiore? Oppure, che l’infarto è la prima causa di morte nelle donne ma, al contrario degli uomini, tipicamente non presentano i tipici sintomi di dolore del petto e del braccio sinistro e assumono meno farmaci per il cuore? Questi sono solo alcuni dei molti esempi che si potrebbero fare e che hanno reso la Medicina di Genere fondamentale.
Il Piano Nazionale italiano prevede lo sviluppo della ricerca e delle attività cliniche, la formazione del personale sanitario e la consapevolezza sul tema per i propri cittadini.
Nel congresso organizzato a Padova lo scorso settembre, si è parlato delle nuove scoperte sulle differenze di genere nelle specialità mediche più disparate. Grande attenzione è stata data anche alla lettura dei dati sulle identità di genere, quindi alla difficoltà di cura per le persone transgender, sanitariamente ancora poco studiate e con forti discriminazioni in ambito sanitario. Gli stranieri presenti sul territorio hanno invece grande difficoltà ad accedere al Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto se donne.
Ora, il 20 ottobre, Cagliari ospita il primo convegno per la Medicina di Genere, partendo da una delle quattro aree d’intervento: quello dell’informazione e consapevolezza sull’argomento.
Per ulteriori informazioni: https://www.iss.it/documents/20126/0/Piano-Medicina-di-Genere.pdf/aac479dc-f2ae-09be-5d1d-0d052e7f3a6f?t=1576061528911
(Angelica Irene Giordano)