Un disabile lotta ogni giorno per molteplici cose: accessibilità nel proprio paese, trasporti, lavoro e diritti. Tutto può essere riassunto in una sola parola: integrazione. Detta così sembra facile, come sembrerebbe palese il fatto che il mondo dell’handicap stia raggiungendo col tempo un pieno adeguamento nella collettività. Ognuno girando per strada viene a contatto con una forma diversa di disabilità quasi quotidianamente.
Bene, ormai, quindi dovremmo capire quanto sia difficile stupirsi o restare interdetti davanti a un tetraplegico piuttosto che ad un cieco o un sordo. Quando vi è piena integrazione, bisogna far posto esclusivamente alla spontaneità. Nel dialogo, negli approcci, nelle relazioni e via discorrendo con tutte quelle pratiche che l’essere umano compie. Non è sempre così, perché ognuno ha una sensibilità diversa ed anche una semplice parola o aneddoto detto al momento sbagliato può tramutarsi in una gaffe clamorosa. Perché basta poco per scivolare nel torbido e vastissimo mondo del trash. Particolare attenzione è richiesta a chi lavora in pubblico ed è costretto – per forza di cose – ad imbattersi con qualsivoglia categoria sociale. Anche e soprattutto quelle inerenti al terzo settore. Come sapete, politici e vip sono soliti stringere mani a destra e a manca e sull’handicap si esprimono spesso in maniera solidale, spendendo parole al miele così da scatenare la sensibilità dei fan, avendo maggior riscontro mediatico. Se sei interessato al sociale e ti mostri in prima persona con un ragazzo in carrozzina, hai vinto. Lo show business come la politica funziona così: la celebrità si conquista col consenso, che può avvenire tramite un like sul proprio profilo facebook, un retweet, un apprezzamento dalle associazioni. “Che cara persona, ce ne fossero come lui…”, tante volte abbiamo sentito questa frase legata ad un personaggio famoso che tirava in ballo la forza di volontà piuttosto che il coraggio di coloro che vivono la vita in maniera diversa. Cosa succede però quando il vip di turno, credendo di non essere ripreso, non fa caso a ciò che dice oppure, davanti a una telecamera, cercando di esprimersi al meglio, se ne esce con una frase infelice?
Sicuramente, se scorrete indietro con la memoria, riuscirete a trovare una sequela di gaffe che hanno fatto la storia: dal commentatore tv che nell’annunciare Bocelli (cieco dalla nascita) dice “Andrea, Guarda la gente come ti applaude”, ai numerosi meme che trovate su Clara – amica di Heidi su una sedia a rotelle – e così via.
Ecco, i conduttori de “Il Riso Abbonda”, Andrea e Angelo, questa settimana hanno raccolto le gaffe più clamorose commesse dalla stampa e dallo spettacolo sulla disabilità ed il sociale. Ci sono tutti: da Vittorio Sgarbi a Carlo Tavecchio. Quindi, non mancate l’appuntamento del venerdì con le risate e il divertimento. Diretta streaming su www.finestraperta.it a partire dalle 11.30.
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