La ventunenne Mariah Serrano, di New York, ha scelto una strada estrema per realizzare il suo sogno di indossare i tacchi: farsi amputare una gamba.
Mariah era nata con una un piede equino-varo-supinato, una malformazione (a più comune malformazione congenita, peraltro) del piede in cui questo è piegato verso l’interno, e soprattutto più piccolo, cosa che la costringeva a utilizzare solo scarpe da ginnastica. Un limite decisamente pesante per una ragazza appassionata di moda e che sognava un lavoro nel mondo del fashion.
Normalmente questa malformazione si risolve durante l’infanzia con adeguate cure, ma nel caso di Mariah la guarigione non è stata completa.
“Quando mi hanno detto che non sarei mai stata capace di indossare i tacchi e avrei dovuto rinunciare al lavoro dei miei sogni ero devastata. Ma quando il medico ha visto l’espressione del mio viso, mi ha detto che c’era un’altra opzione: amputare la gamba. Mia mamma lo ha guardato inorridita, ed io ho riso. Ma poi non riuscivo a togliermi l’idea dalla testa: se era l’unico modo per mettere i tacchi come le mie amiche, per quanto estremo fosse ci dovevo pensare seriamente”, racconta la ragazza.
A convincerla a prendere la strada drastica dell’amputazione della gamba, è stata la visita ad un produttore di protesi. “La signora che mi ha fatto fare un giro aveva una gamba prostetica dopo un incidente in moto. Ma lei aveva un aspetto eccezionale, e indossava scarpe con tacchi da 18 cm. Sembrava felice e sicura di sé”. La scelta definitiva l’ha fatta dopo aver visto che Alexander McQueen, il suo stilista preferito aveva fatto delle protesi per Aimee Mullins, modella e atleta paraolimpica a cui erano state amputate le gambe quando era piccola: Mariah si è convinta che le protesi possono essere non solo all’altezza dell’originale, ma anche superarlo.
Non tutti hanno condiviso però la scelta della ragazza: “Un mio amico che speravo mi invitasse ad uscire mi ha detto che stavo facendo un grosso errore. Non l’ho più visto dopo quella volta”, racconta Mariah.
Angelo Andrea Vegliante e Daniele Risa parleranno, partendo da questo, di come la chirugia – a volte – può aiutare e a volte superi i limiti del consentito. L’appuntamento con “Il Riso Abbonda” è, come ogni venerdì, alle 11.30 sul nostro sito.
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