Il teatro come strumento di relazione e conoscenza di sè attraverso l’incontro con il gruppo e con le propria identità.
Il teatro come mezzo di espressione e scoperta, per accompagnare i singoli individui ad una maggiore conoscenza e consapevolezza delle proprie potenzialità, andando a riequilibrare la percezione che ognuno ha di sè, mettendo in luce le diverse abilità.
Il teatro come metafora della realtà in cui viviamo, metafora nella quale è possibile sviluppare benessere e prendersi cura di sè e degli altri, con la leggerezza del gioco e la profondità della poesia, per poi riaffrontare la realtà con maggiore consapevolezza.
Infine, il teatro come apertura verso la comunità, come possibilità d’incontro con il territorio e con l’alterità, come apertura al mondo.
L’arte teatrale come ponte tra sè e il mondo.
L’arte teatrale vista come espansione dei propri orizzonti e superamento delle proprie barriere. Una forma come un’altra per dar vita alle proprie passioni. Sarà questo l’argomento del venerdì a “Il Riso Abbonda”, dove si ride con la compagnia di Andrea e Angelo, ma si guarda al sociale e alla diversità. Soprattutto nella settimana in cui c’è stata la Giornata Mondiale della Disabilità. Un’occasione simile ha prestato il fianco a manifestazioni ed eventi in tal senso, per evidenziare il Terzo Settore che ha sempre bisogno dell’apporto della collettività. Anche il teatro non si è risparmiato, così in studio saranno passate in rassegna alcune rappresentazioni in atto in diversi teatri italiani.
Inoltre, ospite della puntata, in collegamento telefonico, sarà il regista teatrale Marco Zadra. L’autore romano è in scena fino al 20 Dicembre al “Teatro Roma” con “Il mistero del calzino bucato”. Non mancate, l’appuntamento è alle 11.30 su www.finestraperta.it.
Chiunque volesse intervenire durante la puntata può utilizzare una delle seguenti modalità:
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