Un gruppo di anziani che si riuniva in un centro per anziani in zona Tomba di Nerone, a Roma nord, ha occupato la sede del centro dopo che ai primi di giugno il Municipio locale l’aveva dichiarato inagibile. Una settantina di loro ha forzato il lucchetto che teneva chiuso l’edificio, che di fatto è una tensostruttura, e lo ha occupato. «È il primo caso, credo, in Italia, di un centro anziani occupato dagli stessi anziani», ha detto a Repubblica uno degli iscritti al centro sociale. Non è ancora chiaro se le autorità locali abbiano intenzione di sgomberare il centro e i suoi occupanti.
Gli iscritti al centro avevano provato a opporsi alla chiusura della sede dopo la dichiarazione di inagibilità, e avevano pagato personalmente alcuni lavori di ristrutturazione come l’installazione di un nuovo impianto elettrico e di un condizionatore. La struttura però è ridotta molto male: è in piedi da vent’anni in attesa che venga ultimato un nuovo centro da 200mila euro in via San Felice Circeo, la cui costruzione è iniziata nel 2011 ma non è mai terminata. Secondo Roma Today i circa 300 anziani iscritti al centro non hanno nessun altro posto di ritrovo nei paraggi.
«Vogliamo che il Municipio XV invii in sopralluogo dei tecnici, insieme ai nostri, per autorizzarci ad effettuare, ancora a nostre spese, dei lavori che possano rendere la tensostruttura agibile e migliore. Tutto questo in attesa della consegna del centro di via San Felice Circeo. Non ci sembra di chiedere la luna, anzi», ha detto a Roma Today Giuseppe Betulia, il presidente del centro anziani occupato.
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