Si chiama Guida al Cammino di Santiago per tutti e contiene tutto quello che c’è da sapere per affrontare la famosa passeggiata a dispetto di ogni tipo di disabilità
Niente è impossibile. O almeno questo è quello che deve aver pensato Pietro Scidurlo, l’autore della Guida al Cammino di Santiago per tutti. La guida inclusiva è rivolta a chiunque – persone con disabilità e non – desideri compiere il Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna. L’ultima tappa del sopracitato Cammino è famosa per essere il presunto luogo di sepoltura dell’apostolo Giacomo. Il posto, oltre ad essere un fondamentale snodo per i cristiani, è anche una località immersa in una natura di rara bellezza.
Pietro Scidurlo è un viaggiatore nell’essere. Ha trentasette anni, è in sedia a ruote fin dalla nascita e ad oggi ha già compiuto il Cammino in handbike quattro volte. Nato con un’importante lesione midollare durante il parto, il grave errore medico ha reso di fatto l’infanzia difficile ad un bambino degli anni Novanta, quando l’inclusione e la comprensione della disabilità non era ancora all’ordine del giorno. Più Pietro cresceva, più cresceva la sua rabbia. I rapporti familiari erano difficili, l’apertura verso il mondo esterno sporadica. È a trent’anni che, percorrendo il cammino di Santiago per la prima volta, la sua vita cambia totalmente. Per Pietro questo è stato un viaggio formativo, affrontato inizialmente con gioia e fatica insieme alla famiglia. Un viaggio che gli ha finalmente permesso di riconciliarsi con la sua condizione fisica.
Il rapporto con la sua disabilità è cambiato dal momento in cui ha capito di non essere solo una persona bisognosa di aiuto, ma che lui stesso può essere una forza per gli altri. Il suo impegno da attivista si è naturalmente concretizzato con la fondazione di Free Wheels Onlus, nata per mettere in connessione le persone con esigenze specifiche, mappando territori in Italia ed in Europa e consigliando le vie migliori da percorrere per ogni diversa condizione fisica. D’altronde “le barriere più grandi sono quelle della mente”, è il suo motto.
La guida è realizzata con l’aiuto dell’autore Luciano Callegari ed è edita da Terre di Mezzo, una casa editrice che da anni realizza guide sul percorso di Santiago di Compostela, ma che quest’anno ha deciso di pubblicare i moltissimi approfondimenti e suggerimenti di Pietro Scidurlo. La guida è composta in un modo per cui ogni persona con difficoltà, che sia per la sedia a ruote, per problemi nella deambulazione o per complicazioni totalmente diverse come la celiachia o la dialisi, possa trovare il modo di percorrere per intero il percorso senza doversi privare di questa esperienza catartica.
Viste le diverse esigenze, gli itinerari possibili studiati da Scidurlo sono tre: c’è il percorso classico, quello misto che permette di riprendere il primo in alcuni punti più accessibili e quello su asfalto: ottimo per chi opterà per la handbike. Ogni percorso ha a sé corredata una descrizione dettagliata, mappe ed indicazioni di percorribilità. Una sezione molto accurata è quella che riguarda il censimento dei servizi e degli alberghi della zona, valutati ed organizzati per accessibilità e per la capacità di esser pronti a far fronte ad ogni richiesta.
Un’altra parte molto interessante per chi deciderà d’intraprendere questo percorso insieme alla guida inclusiva, è quella riguardante le istruzioni introduttive per poter affrontare al meglio il Cammino. Preparazione fisica, documenti ed equipaggiamento adatto, spiegati nei più piccoli dettagli. Ma anche nozioni storiche e meramente pratiche sul viaggio fino alla Spagna e sul Cammino di Santiago, accompagnati dalla descrizione delle distanze in chilometri per i vari percorsi. Introduzione interessante ed effettivamente essenziale, è la disponibilità di tracce GPS lungo il percorso, corredate da waypoint (punti di riferimento) che segnalano deviazioni, incroci, punti rilevanti e servizi utili lungo il proprio passaggio.
In un luogo impervio dove Pietro aspettava solo di dover ricevere aiuto e attenzioni, ha invece lui stesso sostenuto ed assistito chi era con lui su quel tragitto. Scrivere questa guida è un modo per dire che chiunque può sognare e riuscire a concretizzare le proprie speranze, ma solo se lo si desidera veramente.
(Angelica Giordano)