La campionessa paralimpica racconta a FinestrAperta.it il furto della propria carrozzina, ma anche la vicinanza giunta da tutta Italia, fino ad arrivare al gesto di generosità di un imprenditore molisano
Giusy Barraco, nuotatrice, classe ’79 e laureatasi campionessa italiana paralimpica di nuoto nel luglio 2016, a Napoli, nella specialità dorso e vice campionessa nazionale nella gara alla quale hanno preso parte le vincitrici dei quattro stili (libero, dorso, rana e delfino), qualche giorno fa, ha subito il furto della sua carrozzina.
“È come se mi avessero rubato le gambe”, dice la Barraco commentando il vile gesto.
Degli sconosciuti, infatti, le hanno rubato la carrozzina nella sua casa al mare in Sicilia a Petrosino (Trapani), mentre era a Firenze per scoprire se sarebbe mai potuta diventare mamma. I ladri hanno messo a soqquadro tutta la sua abitazione portando via soltanto la sua carrozzina.
La malattia di Charcot-Marie-Tooth (Cmt) le ha cambiato la vita sin da bambina. Una neuropatia genetica ereditaria che prevede sintomi come inciampi, affaticamento, difficoltà di movimento con debolezza e una specie di bruciore a mani e piedi con perdita della sensibilità.
Giusy, però, non si è mai arresa, conseguendo molti risultati sia agonistici che personali: “Ho iniziato a gareggiare a trent’anni e sono stata un’atleta a livello agonistico fino al 2017”, le parole della quarantunenne, che ha portato la sua storia anche in teatro con il musical Pina Volante: Giusy Barraco a muso duro (regia e drammaturgia di Giacomo Bonagiuso).
Recentemente, la campionessa, molto attiva nel sociale, si era fatta promotrice anche di una raccolta fondi per l’acquisto di una sedia da mare per persone con disabilità. Inoltre ha prestato la sua immagine al libro, col patrocinio anche di UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Diverrai diamante. Racconti in fotografia di donne, disabilità e diritti con immagini di Sergio Santinelli.
“Vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino questi giorni, ho ricevuto tanta solidarietà – ha tenuto a sottolineare Giusy Barraco a FinestrAperta.it – e ho incontrato una persona meravigliosa che mi ha donato una sedia nuova, le mie nuove gambe, Rino Morelli. Poi vorrei dire di apprezzare la vita perché questo COVID-19 purtroppo ci ha messo a dura prova e ci ha resi ancora più piccoli, apprezziamo quello che abbiamo, le persone che abbiamo vicino, perché la vita è un dono meraviglioso. Apprezziamo ciò che abbiamo”.
(Giuseppe Franchina)