Dopo la diretta online al Corriere della Sera nella quale il capo di dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, aveva dichiarato che era necessaria una revisione dell’indennità d’accompagnamento ed il successivo chiarimento del ministro, le federazioni Fish e Fand chiedono un tavolo di confronto col membro del governo
“Dare servizi uguali a persone che hanno condizioni diverse, rischia di alimentare talvolta delle rendite ingiustificate, il trattamento che dovrà essere alimentato anche da quei 520 euro (l’attuale indennità di accompagnamento, NdR) dovrà essere individualizzato rispetto all’età, al luogo, alle condizioni economiche e familiari”.
Lo ha detto Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, già ministro dell’Ambiente durante il governo Letta e della Giustizia nei governi Renzi e Gentiloni, intervistato, in una diretta online, da Milena Gabanelli del Corriere della Sera.
In pratica l’indennità verrebbe accantonata arricchendo il patrimonio del singolo e della famiglia.
A seguito di queste affermazioni, le federazioni Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) hanno dichiarato: “Questa è una riforma che abbiamo chiesto da tempo ai vari Governi succedutisi negli ultimi anni, sottolineando la necessità di personalizzare gli interventi di presa in carico delle persone non autosufficienti, sia all’interno del nucleo familiare, nel loro domicilio, che nelle strutture residenziali e semiresidenziali”.
“Tutto questo – proseguono le Federazioni – nella convinzione che una riforma dell’attuale sistema di welfare non possa che passare attraverso un forte ancoraggio ai paradigmi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, nonché di una piena ed effettiva attuazione del secondo Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, oltreché, non ultimo, della ridefinizione dei rapporti tra Stato-Regioni e Autonomie Locali, chiarendo, in questo senso, i compiti, i vari livelli di governo e le responsabilità”.
Fish e Fand propongono, dunque, un incontro allo stesso ministro Orlando, “per avviare un opportuno momento di confronto su temi specifici che hanno un impatto sostanziale sulla qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
“È infatti urgente e necessario – aggiungono i due enti – dare risposte ai circa tre milioni di persone che vivono in condizioni di non autosufficienza in Italia, tra le quali più della metà non ricevono alcun sostegno da parte dello Stato. Il tema vero, infatti, rimane come tutelarle ed è questo che ci aspettiamo dal Governo, vale a dire, in primo luogo, l’avvio di un percorso che richiede, necessariamente, un confronto urgente con il mondo delle persone con disabilità e le Associazioni che le rappresentano”.
(Giuseppe Franchina)