Cozze, vongole, capesante e ostriche: per molti si tratta di prelibatezze gastronomiche, per altri sono invece il ricordo di un’esperienza negativa a livello intestinale. I rischi nel consumo dei molluschi bivalvi sono molti e spesso poco conosciuti, anche se le regole da rispettare per evitare incidenti sono precise. Esistono due zone di pesca per i molluschi: quelle che hanno acque pulite e sicure con elevati standard biologici e quelle meno limpide. In quest’ultimo caso i frutti di mare dopo la raccolta devono essere sottoposti a un trattamento di depurazione prima del consumo (i molluschi bivalvi essendo organismi filtratori trattengono anche sostanze inquinanti, batteri e microrganismi potenzialmente nocivi per la salute umana e una epurazione in acque sicure permette di eliminare eventuali agenti patogeni). Non tutti sanno che i molluschi in vendita sul banco delle pescherie devono essere vivi e vitali, e questo si può verificare facilmente perché i gusci devono essere chiusi. Devono essere inoltre conservati in una rete e non devono essere tenuti in acqua o altri liquidi. Il consumatore ha poi il dovere di rispettare il più possibile la catena del freddo: acquistando cozze, vongole e altri bivalvi solo quando la spesa volge al termine, usando una borsa termica. Il consumo deve avvenire entro poco tempo. Anche per la cottura esistono dei piccoli segreti.
Questo sarà l’argomento settimanale di “Felici a Tavola”, siamo in estate e i frutti di mare la fanno da padrone sulle tavole degli italiani. Serena Malta e Roberta Latella, dalle 11.30 su www.finestraperta.it, come ogni giovedì, spiegheranno in diretta le proprietà nutritive e le accortezze da utilizzare per mantenere una sana e corretta alimentazione.
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